Rassegna stampa

Catanzaro, fuga tra gli schiaffi

Vince e resta solo in vetta ma in campo è rissa: il presidente dell’Acireale colpisce l’arbitro
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO La gioia e il suo lato oscuro, mistura velenosa che fa male. Una serie B mai così vicina, dopo una rincorsa che dura da 14 anni, meriterebbe una cornice di festa. Il Catanzaro, invece, deve inserire la sua sesta vittoria consecutiva e i 3 punti di vantaggio sul Crotone in un quadro in cui prevale il nero, con le emozioni sportive che si alternano a quelle violente. Ci sarebbe tutto per rendere questa giornata indimenticabile: la pioggia che in certi momenti fa assumere toni da tregenda allo spettacolo, il 18 ˚ gol di Corona, i capovolgimenti di fronte, il guardalinee Droghetti che si infortuna alla coscia sinistra, con la gara sospesa 7 minuti, e la sua stoica resistenza, gli ultimi assalti dell’Acireale. Si devono però aggiungere l’assalto di 5- 6 giocatori acesi proprio a Droghetti dopo l’annullamento del gol di Mortelliti a un minuto dalla fine, qualche scontro già accennato in precedenza fra i giocatori, gli schiaffi di Polito a Morello e del presidente dell’Acireale, Pulvirenti, all’arbitro Marelli, i gesti volgari, le botte, la Polizia costretta a entrare in campo per bloccare i più scalmanati. Insomma, una schifezza.
La bruttura più sconcia è proprio alla fine. Annullato il gol del pareggio a Mortelliti. Mentre i giocatori protestano e l’arbitro va a difendere il guardalinee, espellendo Anastasi, il tecnico del Catanzaro, Braglia, fa il gesto dell’ombrello a quello avversario, Costantini. Il portiere Polito colpisce al volto Morello, che è senza maglia perché era stato sostituito. L’arbitro si avvicina alla panchina acese e dice a Costantini di stare seduto. A un passo, c’è il presidente Nino Pulvirenti che lo colpisce con uno schiaffo. L’arbitro lo caccia, la partita non è finita. Pulvirenti poi chiarirà: « Stavo scivolando e mi sono protetto dall’arbitro mettendogli una mano sul petto » . Le immagini Tv lo smentiscono: si vede chiaramente che con la mano sinistra colpisce la guancia destra di Marelli.
Pulvirenti passa al lato tecnico , per protestare ulteriormente: « Il gol annullato è l’ennesima decisione contro l’Acireale. A questo punto non so nemmeno se ci permetteranno di giocare i playoff » . Il presidente del Catanzaro, Claudio Parente, è amareggiato: « Un anno fa, nella gara di ritorno dei playoff di C2, perdemmo in casa proprio con l’Acireale e accettammo la sconfitta senza polemiche, partecipando anzi alla loro festa. E poi, Marelli ha annullato un gol anche a noi e non abbiamo mica fatto succedere la fine del mondo. Peccato. Ma pensiamo al campionato. Siamo in vantaggio, ma non abbiamo ancora vinto » .
Stesso concetto ribadito dal tecnico Piero Braglia, che aggiunge qualcosa a proposito del suo gesto contro Costantini: « Mi dispiace, un allenatore non dovrebbe fare cose del genere » . A Maurizio Costantini non basta questa ammissione: « Sarebbe più bello se si scusasse con me, visto che ci conosciamo da tanto tempo, che abbiamo anche giocato assieme. E le scuse io le accetterei» .
Peccato. Il significato sportivo di questa gara potrebbe essere alto. L’Acireale, che gioca una buona gara, deve solo sperare nei playoff. Nelle ultime 11 gare ha ottenuto 3 vittorie, 3 pari e 5 sconfitte; il Catanzaro 6 vittorie, 3 pari e un solo ko. Il suo primo posto si spiega in modo chiaro. La sua scalata alla B potrebbe essere davvero al momento decisivo.

Gennaro Bozza

Autore

God

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