La Striscia

Bolchi, sentimenti inespressi

Il tecnico a fine allenamento ha rivolto il suo pensiero ai catanzaresi

Quindici minuti di esercizi atletici (blandi) con i birilli, tre quarti d’ora di palestra, poi scatti e ripetute prima della partitella. Questo in sintesi il lavoro svolto dal Catanzaro questo pomeriggio al Poligiovino. La squadra continua a lavorare in vista dell’incontro interno con l’Empoli, ma anche il clima oggi contribuiva a rimarcare la fine senza grandi stimoli del campionato di serie B.
Micillo ha lavorato a parte. Tant’è che i due portierini D’Urso e Palumbo sono stati in campo per ricoprire il ruolo durante la partitella a ranghi misti ancora priva di indicazioni per la formazione di lunedì prossimo.
Arcadio ha ancora la febbre. Corona e Morabito stanno meglio, ma non hanno preso parte alla seconda frazione della seduta a causa dei postumi dell’incontro di Arezzo.
Neanche Morello ha preso parte alla partitella: per l’attaccante bagnarese un’annata da dimenticare sotto tutti gli aspetti. Anche quello fisico.
A fine gara Bruno Bolchi ha incontrato i giornalisti a cui ha detto: «Mi dispiace che la situazione abbia preso questa piega. Soltanto adesso il Catanzaro comincia ad assomigliare a una squadra di calcio. Troppo tardi. Mi dispiace soprattutto perché mantengo dei sentimenti inespressi per tutta la gente calabrese che mi ha dimostrato un grande affetto».

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento