CATANZARO  La zona play off è a un solo punto, Piero Braglia, però, continua a parlare di salvezza. Certo, è ancora troppo presto per parlare di promozione. I valori di alcune formazioni del girone devono ancora venire fuori. Squadre come quelle di Martina, Taranto, Foggia e Benevento non sono ancora riuscite a trovare la quadratura del cerchio. La rosa di cui può disporre il tecnico toscano, a ogni modo, consente di guardare in alto. La società di via Lombardi e il pubblico di fede giallorossa non possono che costituire un incentivo a migliorarsi. Una dirigenza efficiente alle spalle e il calore di un pubblico numeroso possono facilitare il compito.
Dopo una serie di gare impegnative (le prime cinque del torneo), il calendario ha previsto due incontri abbordabili come quello col Sora, e di domenica prossima col Paternò. L’ottava giornata riserva il match col Crotone. In quella occasione, il Catanzaro dovrà dimostrare quali siano le sue reali chance di arrivare tra le prime cinque del girone. In Sicilia, si proverà a mettere in cascina altri punti utili alla causa. Poi col Crotone, un derby non così sentito come quello col Cosenza ma comunque un derby, si troveranno gli stimoli per dare una certa continuità al cammino giallorosso. In città si comincia già a parlare della partita che potrebbe vedere la presenza di oltre diecimila spettatori. Tornando al presente, «Bisogna salvarci il prima possibile  afferma perentorio l’allenatore  Bisogna viaggiare tranquillamente in questo campionato. Adesso, stiamo facendo bene. In futuro dovremo fare di più. In questo torneo non ci sono partite più facili di altre».
Il match di domenica col Sora è una prova della tesi bragliana. La squadra ciociara era, ed è rimasta, ultima in classifica, aveva problemi societari, era guidata da un tecnico che già alla quinta giornata era in bilico. Eppure non è stato semplicissimo avere ragione della compagine laziale. Con Benevento e Foggia, è parso di assistere a un Catanzaro più brillante dalla cintola in su, più spumeggiante nelle azioni corali impostate.
Il trainer grossetano non è d’accordo: «Ho visto un ottimo Catanzaro. Siamo arrivati al tiro in porta spesso. Abbiamo rischiato il risultato soltanto una volta in contropiede. Sono contento».
A scontentare tutti domenica scorsa, invece, ci ha pensato l’arbitro. Il direttore di gara non ha concesso un evidente rigore, su un fallo di mano bianconero, ai padroni di casa. Ma anche il Sora può recriminare su un episodio dubbio in area giallorossa. «In futuro l’arbitro potrà fare bene  sentenzia Braglia  E’ giovane, ma il rigore per noi c’era».
Intanto a Paternò, Giovanni Caterino non sarà tra i disponibili. Il giocatore milanese sarà squalificato a causa dell’espulsione rimediata due giorni fa al 95′ di gioco. La fascia sinistra sarà occupata da Nicola Ascoli di ritorno, guarda caso, da una squalifica.
Enrico Foresta