Dalla Redazione

Zé Maria: ”Aiello persona non degna”

Conferenza stampa di commiato per l’allenatore, Malù, e Di Pierro. Pesanti critiche nei confronti dell’amministratore unico. Prosegue la trattativa Quartaroli ma domenica “Ceravolo” a porte chiuse

Toni forti e non poteva essere altrimenti. La delusione del trio Malù, Zé Maria, Di Pierro è palpabile nel corso della conferenza stampa che di fatto sancisce la fine del rapporto con l’Effecì. Cala così il sipario su quella che appena due mesi fa l’allora presidente “in pectore” Ferrara aveva presentato come una vera e propria operazione di marketing. Quel progetto non è mai iniziato. Malù ne spiega i motivi: “Da direttore sportivo ho fatto di tutto: visionare appartamenti, garantire con ristoranti ed alberghi e far fronte a tante altre problematiche. E’ normale che in questo contesto il risultato sportivo è passato in secondo piano. Eppure – prosegue il diesse – questo è un gruppo di ragazzi eccezionali che ha sempre fatto il proprio dovere, nonostante i limiti evidenti. Uscire a testa alta dal San Vito o tra gli applausi del pubblico del Partenio vuol dire che qualcosa di buono si era fatto”. 

Un passaggio del discorso Malù lo dedica al mancato arrivo degli sponsor: “Il dott. Salerno non aveva la minima idea della reale situazione dei conti societari. E’ normale che dovendo investire per sanare vecchie pendenze, qualsiasi discorso di sponsorizzazione non sia andato in porto”. Inevitabilmente la discussione scivola verso la questione esonero, ed è qui che i toni si fanno più accesi: “Al momento – precisa Malù – non è stato comunicato alcun esonero. Ufficialmente siamo ‘sospesi’. Una situazione assurda che forse non si vede nemmeno nelle squadre parrocchiali. Accettiamo la scelta della società, però dissentiamo dal comportamento di una persona che non si è mai vista, che non ha avuto il coraggio di guardarci in faccia, di parlare coi diretti interessati”. Ancora più esplicito Zé Maria: “Non ho ancora sentito Aiello. In questi mesi ho parlato con lui solo in tre occasioni. E’ stato un periodo difficile vissuto tra problemi col campo d’allenamento, col pullman, con gli alberghi, con i magazzinieri che non vengono e, guarda caso, tornano quando il sottoscritto viene esonerato. Avrò commesso degli errori – prosegue Zé Maria – però ho sempre guardato tutti in faccia portando il massimo rispetto. In questo senso Aiello non è una persona degna. Uno che dice che non gli interessa nulla della squadra non può ricoprire alcun ruolo all’interno della società”. 

L’ormai ex allenatore giallorosso spiega anche il perché della sua permanenza nonostante tutti questi problemi: “Quando sono arrivato ho trovato una squadra allo sbando. Col passare delle settimane io e Malù siamo diventati gli unici riferimenti per questi ragazzi. Non me la sono sentita di abbandonarli, anche perché in più occasioni mi hanno manifestato la loro totale fiducia. Forse sto rischiando la mia carriera da allenatore perché lascio Catanzaro da perdente, ma aver conquistato la fiducia di un gruppo di venticinque persone conta più di qualsiasi altra cosa”. Arrivano anche i chiarimenti da parte del secondo Di Pierro in merito alle vicende di mercoledì scorso: “Chiedo scusa a mister Aloi per quanto è successo mercoledì. Avrò agito in modo poco signorile ma non ho bloccato l’allenamento. Ho semplicemente ricordato al capitano che non essendo stati esonerati eravamo a tutti gli effetti lo staff tecnico del Catanzaro”. In chiusura ringraziamenti di rito alla città e alla sua gente che in questi mesi ha dimostrato comprensione e stima.

TRATTATIVE E PORTE CHIUSE – Proseguono intanto le trattative per la scalata alla maggioranza dell’Fc Catanzaro da parte dell’imprenditore piemontese Franco Quartaroli. In giornata le parti si sono riunite dando seguito all’incontro di giovedì. Di fatto c’è da registrare un ulteriore rinvio dovuto ad una serie di nodi da sciogliere: suddivisione del monte debiti, ridiscussione degli ingaggi maggiormente onerosi, ripartizione delle quote di minoranza ed accollo dei 109 mila euro, da versare entro il 15 novembre, necessari per saldare gli stipendi di settembre e ottobre 2010. Nella giornata di domani si continuerà a lavorare per limare la distanza fra la domanda e l’offerta. Intanto arriva la notizia che con molta probabilità la gara di domenica contro il Milazzo si disputerà in un “Ceravolo” a porte chiuse,  bissando quelle di Coppa Italia contro il Siracusa.  

Francesco Panza

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Francesco Panza

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