Rassegna stampa

Zattarin verso Catanzaro

da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Già a metà settimana, la piazza ha esaurito la voglia di Giorgio Corona: non s’è registrata l’auspicata impennata di abbonamenti, s’anticipano ed inventano, ad ore alterne, altri acquisti. E’ quest’ultimo un atteggiamento di passione (giustificata per i soli tifosi) ed anche d’indifferenza alle cautele espresse dalla società. “Non ci saranno nuovi arrivi se, prima, non cederemo i nostri giocatori. –ha più volte ripetuto il presidente Parente. D’altra parte, come dimostrato in un recente passato, riempire a dismisura lo spogliatoio, appesantirebbe in maniera tragica il bilancio e vanificherebbe altri 10 acquisti del livello di Corona! Prima, dunque, è necessario cedere Moscelli (Ravenna), Giglio (lo vuole il Benevento, ma sono in molti a pensare di trattenerlo), Toledo (Chievo, Reggina e Ternana) e verificare le ipotesi di trasferimento (Chieti) di Ciardiello, Pastore ed Alfieri. Non è ancora da pretendere che la società possa spendere 300 mila euro per l’acquisto ed altri 450 mila in 3 anni per l’ingaggio del pur valente Corona, che in 2 anni ha segnato 34 gol, e, poi, addirittura venire incontro alle esigenze del Ravenna pagando di tasca propria, pur di cedere Moscelli che, negli ultimi 2 campionati, ha segnate 26 reti. Lo stesso discorso si deve fare per il rapporto aperto con il Chieti, che pretende 100 mila euro per 2 difensori (Zattarin e Petitto) che, per quanto siano di gradimento di Braglia, è da dimostrare che siano più bravi di Pastore, Ciardiello ed Alfieri. Se si ragionasse così, si andrebbe in fallimento! Certo è che se arriveranno altri giocatori, dovranno dimostrarsi carichi di motivazioni. “Solo così si può realizzare una miscela giusta per vincere. –dice il vicepresidente Massimo Poggi- Gli elementi bravi non possono che essere, ancora prima, uomini veri.” Lo stesso Corona non sarebbe interessato, se non avesse dimostrato nell’accettare Catanzaro. Anche Piero Braglia è stato individuato per gli stimoli d’allenare il suo ex Catanzaro. Così, Gianluca Zattarin, difensore del Chieti di Braglia, se indosserà la maglia giallorossa, sarà per l’accattivante predisposizione ampiamente esternata. “Da parte mia, non c’è solo la volontà di venire a Catanzaro, ma la gioia d’indossare d’indossare quei colori. –riferisce con classica flessione veneta- Mi auguro che l’accordo si raggiunga.”
– Perché tanta voglia di scendere di categoria?
“Innanzitutto, perché se si gioca a Catanzaro, non si scende di categoria. Secondariamente, perché è per me stimolante seguire mister Braglia, cui ricambio la stima che mi dimostra. Poi, so che il Catanzaro è società ambiziosa, che c’è un un progetto per iniziare un ciclo positivo, che la piazza è calda, che c’è un tifo capace di riempire gli stadi e farsi dovunque sentire.”
– Cosa rappresenta Braglia?
“E’ una persona eccezionale. Lo è in campo e nello spogliatoio. E’ schietto, ha un rapporto leale, ti tratta come persona, ti fa sentire protetto e sicuro. In questi 2 anni che siamo stati insieme, ha sempre parlato di Catanzaro, di quel che è capace di dare questa piazza.” Poi, a proposito del carattere dell’allenatore, è lo stesso Zattarin a formulare una domanda, accompagnandola da una gran risata: “Ho sentito parlare del carattere ribelle che manifestava da giocatore, ma ditemi, com’era? Era davvero terribile?”
– Come giocano le squadre di Braglia?
“Direi che non ci sono moduli rigidamente prestabiliti. Tendenzialmente, in difesa, io e Petitto giocavamo larghi, con Romito centrale. Questo, in fase d’impostazione, mentre in copertura siamo molti di più. Non è un caso che il Chieti sia stata, negli ultimi due anni, fra le migliori difese italiane. Sarebbe bello ritrovarsi tutti a Catanzaro. Anche il mister dovrebbe lavorare un po’ meno. Mi auguro che l’accordo si possa trovare per me ed i miei compagni. Proseguendo, direi che con Braglia la palla dev’essere sempre giocata. Certo, anche i campioni la mandano in determinati momenti in tribuna, ma, in linea di massima, il mister ricerca il possesso della sfera, le geometrie ed il mantenimento delle distanze.” Poi, senza essere più di tanto provocato, Zattarin continua: “So che a Catanzaro è già arrivato Corona e che la società non si fermerà su questo primo acquisto. Mi viene, a questo proposito, in mente il mio Chieti: se avesse avuto qualche gol in più, non si sarebbe limitato a due tranquille stagioni.”

Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport

Autore

God

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