La Squadra mobile di Catanzaro ha arrestato a Lamezia Terme un avvocato, Giovanni Scaramuzzino, di 38 anni, accusato di voto di scambio aggravato dalle modalità mafiose. L’arresto è stato eseguito dopo che la Corte di cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai difensori di Scaramuzzino contro la decisione del Tribunale del riesame di accogliere la richiesta della Dda di applicazione della custodia cautelare in carcere per voto di scambio aggravato dalle modalità mafiose. Nell’inchiesta è indagato anche il senatore del Ncd Piero Aiello. Nei confronti di Scaramuzzino è stata disposta la custodia cautelare in carcere come misura di aggravamento degli arresti domiciliari cui il legale era già sottoposto nell’ambito dell’inchiesta “Perseo” condotta dalla Dda di Catanzaro e che risale al luglio del 2013. A Scaramuzzino, per quanto riguarda questa specifica indagine, viene contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa e associazione per delinquere finalizzata alla truffa alle assicurazioni, aggravata dal metodo mafioso. L’inchiesta che ha portato all’applicazione della nuova misura cautelare a carico di Scaramuzzino trae origine da una riunione alla quale il legale avrebbe partecipato insieme al senatore Aiello, all’epoca candidato col Pdl alle elezioni regionali del 2010, con esponenti di primo piano, secondo l’accusa, della cosca di ‘ndrangheta dei Giampà. Aiello, in quell’occasione, stando sempre alle contestazioni mossegli dalla Dda di Catanzaro, avrebbe promesso agli esponenti della cosca Giampà utilità economiche in cambio di sostegno elettorale. L’accordo, in particolare, sarebbe consistito nel procurare ai membri della cosca ed alle loro imprese di riferimento l’aggiudicazione di appalti per forniture e servizi all’interno di strutture pubbliche. Scaramuzzino è stato portato nel carcere di Catanzaro. (ANSA).