Il Catanzaro vince in trasferta. Subisce un “gol” fantasma, si rialza, spreca tanto ma mette a segno le due reti che consentono ai giallorossi di portare a casa la seconda vittoria consecutiva.
Il piglio della squadra che sa di avere un solo risultato da conseguire. Lo vuole fortemente e mister Cozza, che non ha paura di dichiararlo, lo pretende dai propri uomini fin da quando gli stessi partono alla volta del “Dirceu”. Tutti si stanno prodigando per parlare di campionato di transizione/assestamento, di squadra costruita in fretta ecc. ecc. ma al buon Ciccio tutto ciò non interessa. Lui vuole vincere lo sanno anche le pietre e lo sanno benissimo tutti coloro i quali hanno osservato il suo fare post partita in quel di Melfi…
Meglio così. Il Catanzaro, con tutto il rispetto per le compagini compagne di viaggio, è il Catanzaro e Ciccio Cozza lo sa bene, molto bene. Chi scrive ricorda l’atteggiamento simile ai tempi di Auteri quando l’attuale tecnico della Nocerina intervistato dal sottoscritto che si compiaceva per il rotondo successo in trasferta ai danni del Noicattaro, rispondeva quasi risentito: “…ma lei lo sa oppure no che io alleno il Catanzaro? Dico, il Catanzaro e non una squadra qualunque! Questo è il minimo che potevamo fare“.
Il paragone caratteriale tra i due non è proponibile. Ma la determinazione di mister Cozza, le sue motivazioni sono sotto gli occhi di tutti. Non fa nulla per tacerle, anzi le antepone alle gare. Fa capire ai propri ragazzi che si deve vincere ovunque e contro chiunque. Gol fantasma? Non fa nulla ed ecco servite le due segnature che pongono il Catanzaro del presidente Cosentino, quale candidato autorevole ai quartieri alti della classifica.
Bene così mister Cozza, le sue pretese ci piacciono molto e le sposiamo in toto. Ma nulla è perfetto e tutto è perfettibile e se proprio un appunto (e nulla più) si può muovere ai giallorossi, è la sproporzione tra le occasioni costruite e le reti messe a segno. Per fortuna di Mengoni & C. i due gol sono stati sufficienti, ma per il futuro bisognerà essere più concreti sotto porta al fine di ottimizzare la mole di lavoro profuso. Cozza ha dimostrato con i fatti di voler vincere inserendo Esposito che insieme a Masini e Carboni, nella seconda frazione di gara, hanno insidiato costantemente la porta difesa da Zotti. Ma tre attaccanti presenti sul rettangolo di gioco non sempre producono l’assedio alla difesa avversaria. Se il Catanzaro ha attaccato, lo ha fatto grazie al contributo omogeneo di tutti i reparti che costituiscono un team che già parla la stessa lingua. E con i margini di miglioramento che certamente ci saranno, il futuro può solo sorridere.
Domenica prossima le Aquile ospiteranno il Milazzo di Fabrizio Ferrigno. Un ritorno al Ceravolo dell’ex nelle vesti di DS. Viste le prime di campionato ci si aspetta un afflusso importante degli impareggiabili supporters giallorossi con la speranza che il detto “non c’è due senza tre” possa concretizzarsi. Avanti tutta Catanzaro!
Giuseppe Mangialavori