Eâ inutile parlare di salvezza senza avere il coraggio di guardare la classifica, abbiamo la miseria di 17 punticini. Vi ricordo che sono i numeri che dettano i risultati finali, come tale fino a qui, i signori Princi e Parente unitamente a Cagni e Braglia hanno purtroppo fallito. Per non parlare di calciatori in campo a partire del bravo Benny Carbone, i fatti ad oggi dicono che lui eâ ed i suoi compari non hanno dimostrato un bel niente a Catanzaro.
Apriamo gli occhi e smettiamo i panni di sognatori: Cosa serve materialmente in classifica per salvarci?
A fine girone di andata Treviso e Piacenza hanno totalizzato 32 punti, noi se desideriamo salvarci dobbiamo fare almeno altrettanto nel solo girone di ritorno, vale a dire arrivare a quota 49 punti. Sia chiaro, l’impresa non e’ impossibile, ma nemmeno facile vista oggi la nostra inconsistenza !!
A chi mi verraâ a dire: ânon facciamo programmi e giochiamo partita per partitaâ, rispondo che questa affermazione era valida ad inizio campionato, o sarebbe valida oggi qualora fossimo stati in una situazione tranquilla. Ma ad oggi sarebbe il caso di andare a spulciare il calendario, per verificare realmente dove e contro chi possiamo recuperare il terreno perso fino a qui. Questo non ci assicura vittorie sia chiaro, ma almeno potremmo avere una misura effettiva (senza pretese di essere nella verità assoluta), dellâimpresa che ci tocca ancora compiere.
I crediti sono ampiamente finiti, cara societa’, giocatori e tecnico; ormai partita per partita abbiamo il dovere di tenere sotto controllo lâobbiettivo finale senza rimandarlo alla âMorgiaâ nelle prossime “8 da vincere tutte di fila” !
–Le partite casalinghe che dobbiamo vincere se desideriamo che la salvezza si tramuti da parole vuote in fatti, sono nellâordine temporale:
Ascoli, Triestina. Albinoleffe, Piacenza, Vicenza , Cesena, Empoli e Treviso. Totale 21 punti.
–Con Torino e Verona in Casa possiamo anche fare un sol punto. Totale 21+1= 22 punti
–Nelle partite esterne, se desideriamo che la salvezza si tramuti da parole vuote in fatti, dobbiamo totalizzare non meno di 10 punti, si auspicano almeno due vittoria esterne e tre pari tra le seguenti gare:
Bari, Crotone, Catania, Salerno, Venezia, Pescara, Arezzo. Totale 22+6+3 = 31 punti
–Almeno un pari esterno tra le restanti 4 partite lontano dal ceravolo:
Arezzo, Perugia, Genova, Terni, Totale 31+1= 32 punti
Naturalmente questi sono eventi auspicabili se e solo se, si riesce anche a trovare unita’ di intenti tra societa’ allenatore e calciatori. Senza questo e’ inutile cambiare tecnico acquistare giocatori e fare ipotetici programmi come il presente.
Come tale, qualora si risolvano positivamente i problemi societari, diamo uno sguardo alla realtà che dobbiamo affrontare. Rimangono 21 gare di cui 10 gare in casa ed 11 fuori. Concludendo con i calcoli, una delle soluzioni possibili e forse realizzabile, potrebbe essere:
–7 delle 10 in casa vanno vinte ed 1 possiamo pareggiarla
–2 delle 11 fuori casa vanno vinte ed almeno 4 pareggiarle
–Ci possiamo permettere non più di altre 7 sconfitte, nel girone di ritorno e servono almeno 9 vittorie le restanti 5 almeno pareggiarle. Superata in negativo una o piu’ di queste ragionevoli soglie senza che migliorino in positivo le altre, allora la Serie B e’ quasi persa, a meno di “miracoli”.
Laddove un programma di minimo simile (nel risultato finale) e dettagliato come questo esposto, non fosse sostenibile, allora cari amici giallorossi, la B sarebbe un ricordo.
Non sono piu’ credibili coloro che promettono senza accompagnare le parole con programmi misurabili giornata dopo giornata.
Ciascuno sostenga il Catanzaro con tutte le forze affinché si possa realizzare la permanenza, ancora e’ possibile non molliamo.
Non abbiamo alcun potere decisionale, siamo tifosi e come tale sosteniamo a prescindere dal risultato, allora perche’ tutto questo?
Affinche’ il “salviamo il salvabile” sia sempre supportato da dati di fatto ragionevoli e non campati in aria. Affinche chi lo desideri possa verificare domenica dopo domenica con i numeri, la misura dell’impresa che ci tocca affrontare per la sospirata salvezza e per poter rispondere adeguatamente alle “Morgiate di turno”.
D.P.