La gara in Calabria
«Sicuramente sarà una partita diversa da quella contro la Carrarese dal punto di vista tattico, perché il Catanzaro ha altre caratteristiche. Senza dubbio è importante la continuità con quanto fatto lo scorso anno, li ho lasciati in buone mani perché ci tenevo tanto ai tifosi e alla città. Lì c’è il discorso di squadra. Hanno un’organizzazione consolidata, non c’è un giocatore o due che possono fare la differenza. Chiaro che Iemmello è capocannoniere, ma secondo me la cosa da temere soprattutto saranno i tre di centrocampo: Pontisso, Pompetti e Petriccione».
L’impatto di Iemmello e il progetto di squadra
«Non credo però che la differenza sia solo nell’attaccante. Il Bari avrebbe bisogno dei tre anni che ha avuto il Catanzaro. Ha iniziato quest’anno un progetto che sta portando avanti per bene, ma poi ci sono tanti aspetti che si costruiscono nel tempo».
Il “pentimento” di De Laurentiis dopo il suo esonero
«Adesso tornare indietro non ha senso. Nel calcio le scelte si fanno, le compio io così come i direttori. Dentro di me ho provato tantissima amarezza per quella finale persa, ma ripeto: a Catanzaro accadde la stessa cosa. Perdemmo la semifinale in malo modo, c’era grande delusione, ma l’anno dopo ripartimmo più forti e facemmo un campionato straordinario. Per me si poteva costruire qualcosa di simile a quanto fatto a Catanzaro. Ma parlarne ora non ha più senso».
Fonte: intervista di Raffaele Digirolamo per PianetaBari – Foto uscatanzaro.net
Ma va caca.
Il massimo dell’ipocrisia e della presunzione. Comunque: voleva subito la serie A e invece…pare che ancora non abbia trovato lavoro. nemmeno nelle serie inferiori. E non sarà facile recuperare la credibilità perduta in maniera bagiana e sconsiderata a fronte di una società che lo aveva messo in condizioni ideali,.