Il Catanzaro dopo l’importante vittoria contro la Sicula Leonzio torna in trasferta per affrontare la Viterbese.
Quella appena trascorsa è stata un’estate di transizione per i laziali. A luglio infatti è arrivata la cessione della società: Marco Arturo ha rilevato la squadra da Camilli; ma non è stato l’unico scossone nelle gerarchie della squadra gialloblu. Calabro infatti, allenatore designato per la nuova stagione, ha rassegnato le dimissioni per motivi familiari. La dirigenza quindi ha puntato su Giovanni Lopez, ex vice di Reja alla Lazio e già lo scorso anno sulla panchina della Viterbese prima del prematuro esonero a novembre dopo appena due sconfitte.
La squadra di Lopez, storicamente è sempre stata un avversario duro per il Catanzaro. Nei quattro precedenti in terra laziale, i padroni di casa si sono imposti per tre volte, mentre nella scorsa stagione è arrivato il rocambolesco 2 a 2 dopo che il Catanzaro era andato in vantaggio di due reti.
I gialloblu hanno iniziato bene la stagione, con una vittoria sulla Paganese e con lo scalpo di lusso del Bari, sconfitto per 3-1 al San Nicola. Poi però sono arrivate due battute d’arresto consecutive contro Picerno e Catania. Al Massimino la squadra ha resistito al cospetto di un avversario di caratura superiore, ma negli ultimi minuti l’arbitro ha concesso un rigore quantomeno dubbio: un tiro di Lodi infatti ha colpito Besea (sul volto secondo i giocatori della Viterbese), ma il direttore di gara, convinto di un contatto col braccio, ha assegnato il penalty. Lopez e Romano non le hanno mandate a dire e proprio per le proteste il tecnico sarà squalificato e quindi assente contro il Catanzaro.
In ogni caso le prestazioni e la solidità contro due squadre come Bari e Catania devono far alzare il livello di guardia agli uomini di Auteri. La Viterbese non è certo inscalfibile e non sembra avere le idee molto chiare in attacco – specie con l’assenza di Tounkara, capocannoniere del campionato fuori quaranta giorni per infortunio – però occupa bene l’area con i centrocampisti e sa comprimere gli spazi per recuperare il pallone.
I laziali si schierano solitamente con un 3-5-2 in cui si occupano della prima costruzione i tre centrali e il regista. Da vertice basso probabilmente agirà Antezza, vista l’assenza di De Falco anche lui alle prese con qualche acciacco fisico. Più avanti gli esterni si alzano e restano aperti con i piedi sulla fascia per dare un riferimento sicuro in ampiezza alla fase di possesso. Quasi sempre il giro palla punta ad allargare velocemente il gioco sui tornanti per cogliere gli avversari impreparati sugli scivolamenti laterali.
È uno sbocco vantaggioso nelle fasi germinali del possesso, tipico del 3-5-2, a cui però la Viterbese non riesce a dare continuità in fase di sviluppo centrale e rifinitura. Le punte restano spesso lontane e il classico passaggio dall’esterno verso l’interno sugli attaccanti viene eseguito in maniera troppo meccanica, anche quando non c’è un vero smarcamento o movimento incontro da parte dei giocatori offensivi: la traccia così può essere letta con facilità e i difensori possono giocare agevolmente in anticipo. Con la palla costantemente sui piedi degli esterni è di poco aiuto anche il contributo delle mezzali, chiamate ad eseguire il taglio interno-esterno verso la fascia per portare via avversari dal centro e aprire spazio per il passaggio sulle punte. Quando i tornanti rinunciano a giocare sugli attaccanti e si appoggiano sugli interni, questi dimostrano poca padronanza tecnica. I compagni poi restano distanti e, senza linee di passaggio semplici, per loro diventa difficile dare continuità al possesso.
Insomma, la Viterbese spesso è una squadra lunga in fase di sviluppo, poco precisa nella gestione del pallone. Se i difensori giallorossi riusciranno a giocare d’anticipo potrebbero sfruttare le distanze eccessive per innescare immediatamente i trequartisti del 3-4-3 di Auteri. Il Catanzaro però, più che alla loro tecnica, dovrà stare attento agli inserimenti delle mezzali sui cross; forse la risorsa offensiva più importante degli uomini di Lopez in questo inizio di stagione. Bezzicheri e Antezza in particolare, autori di due gol simili contro Bari e Paganese, sanno inserirsi bene sul lato debole per colpire la difesa alle spalle sui cross provenienti dalla fascia opposta.
In fase difensiva però, i compiti dei due interni di centrocampo potrebbero creare scompensi contro una squadra abile palla al piede come il Catanzaro. La Viterbese si assesta in non possesso con un blocco medio: le punte non pressano i difensori ma schermano il passaggio verso il centro. Quando la palla va verso la fascia (nel caso del Catanzaro probabilmente verso il terzo centrale) la mezzala del lato si stacca e va in pressione. I tempi di uscita non sempre sono ottimali e in questo modo la Viterbese lascia spazio al fianco del mediano. I giallorossi, in particolare coi difensori laterali, dovranno essere bravi a innescare i trequartisti sui fianchi del centrocampo, in modo da creare ricezioni tra le linee e attaccare frontalmente la porta. La connessione tra Celiento e Kanouté potrebbe essere decisiva.
Come detto poco sopra la squadra di Lopez dovrebbe schierarsi con il 3-5-2.
Tra i pali troveremo Vitali.
Difesa a tre formata da Atanasov(che punì i giallorossi nel recupero lo scorso anno), Milillo e Markic.
A centrocampo da vertice basso, come già detto, dovrebbe agire Antezza che sostituirà l’acciaccato De Falco, con affianco Errico e Besea, sulle fasce invece Bezzicheri e De Giorgi, mentre in avanti non sarà della partita Tounkara che dovrebbe essere sostituito da Molinaro che farà coppia con Pacilli.
Sarà quindi una sfida interessante con due squadre che utilizzano molto le fasce e che potrebbe vivere di fiammate da una parte e dall’altra, sicuramente una partita non semplicissima ma che potrebbe trasformarsi a favore del Catanzaro se le connessioni sulle due fasce si riproporranno positive come nelle ultime uscite.
Probabile Formazione 3-5-2: Vitali, Milillo, Atanasov, Markic, Antezza, Errico, Besea, Bezzicheri, De Giorgi, Molinaro, Pacilli. All.Lopez(squalificato).
Luca Pagano e Emanuele Mongiardo
Articolo utile e interessante . Grazie