VICENZA-CATANZARO 5-0: La cronaca

I giallorossi rimediano una vera e propria figuraccia

VICENZA – Ancora un’altra disastrosa prestazione del Catanzaro, che viene umiliato dal Vicenza al “Menti” per 5-0. Non ha avuto storia l’incontro poiché la lenta e impacciata difesa giallorossa non poteva competere con uno degli attacchi più forti della cadetteria come quello formato da Schwoch e Margiotta. Davvero pietosa la prestazione dei giallorossi che, a parte i primissimi minuti di gioco, non hanno impensierito più di tanto nel resto del match i padroni di casa, i quali hanno approfittato degli errori di Zattarin e Bonomi e hanno colpito senza pietà. Solo Corona ha dato l’impressione di essere in giornata, ma un solo giocatore contro undici non può fare miracoli. Come al solito gli unici a non essere usciti sconfitti (anzi ad aver vinto) sono stati gli impareggiabili tifosi catanzaresi che, anche sul 5-0, hanno continuato a sostenere la propria squadra che però, almeno in questa trasferta, non ha meritato il loro sostegno.
La partita. Cagni è costretto a fare i conti con una lunga lista di indisponibili (su tutti Benny Carbone, Morello e Dal Canto) e così schiera i suoi giocatori con un inedito centrocampo a cinque che, almeno nei primi minuti, mette in difficoltà il Vicenza. Al 9’ Corona si sbarazza con un dribbling di due avversari e scarica un sinistro che sfiora la traversa. Al 13’ancora Corona ubriaca due difensori avversari ma perde l’attimo giusto per tirare, con la palla che viene spazzata lontano da Bolic. Al 20’ bella (e anche unica) folata offensiva di Vanacore che spara alto si invito di Corona. Da qui inizia il calvario delle Aquile e soprattutto di Zattarin e Bonomi. Al 22’ Bonanni si invola sulla fascia e serve al centro Schwoch, con Zattarin che guarda le stelle e permette al bomber biancorosso di incornare facilmente e di battere l’incolpevole Manitta (esente da colpe anche sugli altri gol subiti). Al 30’ la difesa calabrese si fa trovare ancora impreparata su un lancio lungo di Cristallini che serve ancora Schwoch che si invola in area di rigore a tu per tu con Manitta. Grava non può far altro che atterrarlo: rigore e giusta espulsione per l’ex ternano, malgrado le proteste dei giallorossi. Il penalty viene trasformato con freddezza da Schwoch. La difesa (ma aggiungiamo noi tutto il Catanzaro) è in tilt e su un innocuo passaggio in profondità di Cristallini, la palla arriva a Margiotta che solo davanti a Manitta sigla il primo dei suoi due gol. Il Vicenza cerca di addormentare la partita ma lo stesso Margiotta non può non approfittare dell’ennesima dormita della difesa giallorossa su un altro lancio in profondità di un centrocampista biancorosso e sigla il 4-0, risultato con cui si chiuderà la prima frazione. La ripresa è ancora più umiliante del primo tempo per i giallorossi. Infatti a parte una buona occasione avuta da Corona al 60’ (miracolo di Abramov) e una debole punizione di Alfieri che si perde nelle mani del forte portiere slavo, le Aquile subiscono il quinto gol sempre ad opera dell’implacabile Schwoch e non creano più nulla. Il Vicenza non punge ed è solido in difesa, il Catanzaro non attacca per paura di scoprirsi e di commettere altri errori in difesa e così non si registrano occasioni da gol, con i giallorossi che fanno anche la “melina” nei minuti finali. Sconfitta meritata per le Aquile che devono assolutamente invertire la rotta per non rischiare di rimanere impantanati nella zona “calda” della classifica. Cagni, così come la Società nel mercato di gennaio, avrà molto anzi moltissimo da lavorare.

Pier Santo Gallo

Autore

Massimiliano Raffaele

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