La quarta giornata di Serie C significa scontro diretto tra le due calabresi del girone C. Il primo confronto si giocherà al Luigi Razza di Vibo Valentia, teatro nel 2019 di due confronti tra Vibonese e Catanzaro entrambi terminati senza marcature. La squadra di Angelo Galfano si avvicina al derby dopo il pareggio in casa della Virtus Francavilla. Partita nella quale ha esordito l’ex Catanzaro Giuseppe Statella, match terminato 2-2 con qualche rammarico per quella che poteva diventare una vittoria esterna importantissima dopo i tre punti all’esordio sul campo della Cavese.
Proprio Statella, tramite i canali ufficiali della società, ha parlato del suo esordio e dello spirito con il quale affronterà i giallorossi: “ll mio è stato un bell’esordio anche se avrei preferito farlo conquistando i tre punti. La prestazione deve essere un punto di partenza, ma conta di più la prova della squadra. Domenica è un derby e dobbiamo affrontarlo con lo spirito giusto. Non ho nessuna rivalsa nei confronti dei giallorossi. Loro hanno un’ ottima rosa, sono stati costruiti per vincere il campionato, ma noi venderemo cara la pelle. Servirà una prova superlativa”.
La voglia di dare tutto, al netto degli impegni ravvicinati, nella partita di domenica emerge anche nelle dichiarazioni in conferenza stampa di mister Galfano: “Sarà la terza partita in sette giorni, dopo la lunga trasferta di Francavilla. Abbiamo cercato di recuperare le energie perchè ne serviranno tante contro il Catanzaro che, oltre ad avere qualche giorno di riposo in più, ha anche tanta esperienza rispetto a noi e a gran parte delle formazioni di questo girone. La squadra di Calabro è costruita per giocarsi la promozione diretta. Noi dalla nostra abbiamo un grande carattere, e lo abbiamo dimostrato in queste prime tre gare di campionato in cui, probabilmente meritavamo qualche punto in più. E’ chiaro che sulla carta partiamo svantaggiati, ma ce la giocheremo a viso aperto come contro tutte le altre, senza nessuna paura o timore reverenziale”.
L’ANALISI TECNICO-TATTICA
Nonostante l’addio di mister Giacomo Modica (ora sulla panchina della Cavese e sconfitto dai rossoblu alla prima giornata) e di gran parte della rosa dello scorso anno, Bubas, il capoccannoniere, compreso, la Vibonese ha mantenuto una certa continuità tattica. Galfano, parte dallo stesso modulo e da principi simili a quelli del suo predecessore.
Il sistema di riferimento resta il 4-3-3. Rispetto a Modica probabilmente il gioco passerà ancora di più dalle fasce. I pilastri della manovra di Galfano infatti sono i triangoli laterali, composti da terzino, mezzala e ala. L’occupazione della corsia prevede un giocatore che rimane arretrato, uno che resta con i piedi sulla linea di bordo campo e un altro che occupa il corridoio più interno. Spesso per disordinare la struttura difensiva avversaria la mezzala sin da inizio azione si allarga sulla fascia, mentre l’ala taglia verso il corridoio interno del campo. A quel punto iniziano veloci combinazioni palla a terra che puntano a raggiungere la punta in profondità oppure il fondo per il cross. Se la catena laterale riesce a costruire il traversone, allora l’area viene occupata in forze dalla punta, dall’altra mezzala e dall’ala del lato opposto che stringe sul secondo palo.
Se però gli avversari riescono a scivolare bene sul lato palla e bloccano il palleggio della terziglia di fascia, ci deve essere un quarto uomo disposto ad avvicinarsi al nucleo di possesso per oliare il giro palla. Può essere il centravanti, che quindi non deve concentrarsi solo sulla finalizzazione ma deve partecipare in maniera attiva alla manovra. Oppure, più di frequente, può essere il vertice basso di centrocampo, l’ex Catanzaro Leandro Vitiello. Vitiello si avvicina ai compagni, si fa scaricare il pallone al centro e lo gira immediatamente verso il lato opposto, dove gli avversari dovrebbero essere scoperti. Il suo è il ruolo chiave, visto che la Vibonese dà il meglio quando riesce a muovere velocemente palla da una corsia all’altra. Il regista di rossoblu non si limita a far circolare il possesso palla a terra, ma se può alza la testa e cerca il lancio direttamente sull’ala del lato debole. Sarà interessante vedere se Calabro gli riserverà delle attenzioni particolari, magari con un centrocampista un po’ più avanzato per oscurarlo e inceppare il palleggio rossoblu.
Il focus su Vitiello per il Catanzaro sarà importante non solo in fase di non possesso, ma anche in fase offensiva. Il 4-3-3 di Galfano infatti senza palla diventa un 4-1-4-1, con le mezzali che si alzano e lasciano scoperti i fianchi del regista. È in quella zona che le aquile possono costruire le loro fortune. Col movimento incontro di una delle punte o con quello in avanti di una mezzala, sarà importante occupare il corridoio a lato di Vitiello: un’eventuale ricezione in quella zona darebbe ai giallorossi la possibilità di puntare frontalmente la difesa.
In generale la Vibonese è un avversario favorevole, sulla carta, per le caratteristiche del calcio di Calabro. Al Catanzaro non dispiace lasciare il possesso tra i piedi dell’avversario e i rossoblu hanno proprio l’ambizione di determinare il contesto col pallone, anche se su direttrici piuttosto verticali.
Foto: www.usvibonesecalcio.com
Emanuele Mongiardo & Samuele Cardamone
Grazie anche per l’analisi tecnica- tattica.