Il pari con l’Aquila è già in archivio e ci si appresta a giocare una delicata gara nella vicina ed amica Vibo Valentia. Gli abruzzesi si confermano migliore difesa di seconda divisione, grazie anche al penalty fallito da Masini (terzo rigore sbagliato dalla medesima posizione), e al gol da fuori area annullato a Bugatti per fuorigioco. Probabilmente il guardalinee, al pari di tutta la terna arbitrale, non è entrato in campo.
Anche se questa rubrica tratta di numeri, vorrei accantonarli, forse per scaramanzia, per soffermarmi sulla costante bassa qualità della categoria arbitrale che il Catanzaro affronta domenica dopo domenica. Se prendiamo in esame solo gli ultimi incontri, il panorama è spaventoso. In quel di Chieti, il fischietto di turno ha fatto in modo che le continue e ingiustificate ammonizioni inibissero i giallo-rossi al punto da decimarli in vista del big-match con il Perugia, e soprattutto facessero pervenire al pareggio la squadra di casa a pochi minuti dalla fine. Una vittoria in trasferta avrebbe portato il Catanzaro all’ottava vittoria consecutiva, cosa che a qualcuno poteva non stare bene. Comportamenti che possono ledere il cammino di una squadra, che possono minare progetti impegnativi e costosi e che vedono coinvolta l’unica società in seconda divisione che può portare allo stadio oltre 7000 spettatori, quando la media delle altre squadre è da campetti di periferia in una partita tra scapoli e ammogliati.
Anche nella successiva gara con la capolista, ci auguriamo ancora per poco, il “miglior arbitro” di Lega Pro non è sembrato perfetto. In campo arroganza, superficialità e ammonizioni da parte giallo-rossa alla minima infrazione, mentre l’avversario di turno si può permettere falli da dietro e da ultimo uomo senza la prevista sanzione. Per tacere dei vari fuorigioco segnalati e mai lontanamente veritieri. Se si continua di questo passo tutto il lavoro di staff tecnico e società, oltre al duro lavoro dei ragazzi in campo potrebbe essere vanificato dall’ennesimo e ripetuto errore dell’arbitro di turno che non vede, non convalida, non ragiona. Visto che le tre sfidanti per la promozione diretta non mollano di un passo e sono racchiuse nel giro di soli 3 punti, si capisce come una distrazione arbitrale possa compromettere il finale di campionato falsando i reali valori e meriti in campo.
Se poi qualcuno fa notare all’arbitro la sua cattiva giornata, vista l’immunità che circonda tale categoria, ci si vede estrarre il cartellino rosso e subire inibizioni se non squalifiche: l’ultimo esempio l’allontanamento del DS Sorace e di Mister Cozza nell’ultima gara interna.
Nonostante tutto i risultati riescono a riportare Catanzaro sulle emittenti nazionali, anche se per un servizio goliardico. Mi riferisco alla presenza delle telecamere di Striscia la Notizia che, in occasione dell’ultima gara casalinga, erano presenti nei pressi dello stadio con il simpatico Militello. Speriamo che altre telecamere ed altri giornalisti siano a breve in città per commentare buone nuove.
TRE VITTORIE AL “RAZZA” – I precedenti con i rosso-blu iniziano dopo il loro ripescaggio in serie C2 nella stagione 2006-07, la prima tra i professionisti, e la nostra concomitante retrocessione in seguito al lodo Petrucci che sanciva la nascita dell’FC Catanzaro dopo il fallimento dell’US. Negli anni precedenti molte volte il Catanzaro militante in serie superiori ha fatto visita o si è incrociato in amichevoli infrasettimanali con i vicini di casa anche per consolidare un legame che a distanza di tempo esiste ancora con i vibonesi. Il cammino dei cugini in questi sei anni di professionismo non è stato entusiasmante: in tre occasioni si sono salvati vincendo lo scontro Play-Out, lo scorso anno evitato per l’unica retrocessione prevista (toccata al Pomezia per illecito sportivo).
Su un totale di 15 gare finora disputate, 8 in casa e 7 in trasferta, le vittorie giallo-rosse sono 6 (2 in Coppa) e ben 3 consecutive al “Luigi Razza”. Mentre la vittorie dei Leoni rosso-blu sono 5, di cui 2 in Coppa ed una, storica, lo scorso campionato al “Ceravolo”, terra di conquista per chiunque. I pareggi infine sono quattro, tutti al “Ceravolo” e ben tre a reti bianche. Ma vediamo insieme il dettaglio tutti gli incontri, casalinghi, esterni e in Coppa Italia di categoria che ci ha visto contrapposti all’Unione Sportiva Vibonese calcio, prima come FC ed ora con la ritrovata US:
AL “RAZZA”
STAGIONE | SERIE | RISULTATO | MARCATORI |
2006-07 | C2/c |
Vibonese-CZ 3-2 |
Guastella, Bueno, Campo 2, Cunzi |
2007-08 | C2/c |
Vibonese-CZ 0-1 |
Berardi |
2008-09 | 2D/c |
Vibonese-CZ 0-3 |
Ciano, Montella 2 |
2009-10 | 2D/c |
Vibonese-CZ 0-1 |
Caputo |
2010-11 | 2D/c |
Vibonese-CZ 2-0 |
Napoli, Petrucci |
AL “CERAVOLO”
STAGIONE | SERIE | RISULTATO | MARCATORI |
2006-07 | C2/c |
CZ-Vibonese 0-0 |
|
2007-08 | C2/c |
CZ-Vibonese 1-1 |
Berardi (r), Occhipinti |
2008-09 | 2D/c |
CZ-Vibonese 0-0 |
|
2009-10 | 2D/c |
CZ-Vibonese 2-0 |
Corapi, Mosciaro (r) |
2010-11 | 2D/c |
CZ-Vibonese 2-4 |
Gigliotti 2, Pasca, Geraldi, Grillo 2 (1r) |
2011-12 | 2D/b | CZ-Vibonese 0-0 |
IN COPPA
STAGIONE | GIRONE | RISULTATO | MARCATORI |
2006-071 | N |
Vibonese-CZ 1-0 |
Khoris |
2008-09 | Q |
CZ-Vibonese 2-1 |
Caputo 2, Oudira |
2009-10 | N |
Vibonese-CZ 1-0 |
Riccobono |
2011-12 | L | CZ-Vibonese 2-1 | Carboni, Maisto, De Francesco |