Il Viareggio, prossimo avversario del Catanzaro, ha in classifica 8 punti, frutto di 2 vittorie e altrettanti pareggi. L’allenatore è Stefano Cuoghi, artefice della salvezza attraverso i play out nella scorsa stagione. Un personaggio controverso, vulcanico e arcigno, che non lesina certo incoraggiamenti ai suoi giovani. Sì, perché il Viareggio è una squadra di giovani: esclusi quattro calciatori (Gazzoli, Carnesalini, Fiale e Pizza) tutti i componenti della rosa sono nati negli anni novanta. Il presidente Dinelli e il DG Vannucchi non potevano non sposare questa filosofia, in quella che è a tutti gli effetti la patria del calcio giovanile.
Finora il Viareggio ha stupito positivamente. È una squadra tosta, arcigna nel pressing e nei contrasti (a volte troppo), che non molla mai, come dimostrano le ultime tre partite partite recuperate o risolte negli ultimi minuti. Cuoghi adotta il 3-5-2, modulo particolarmente in voga in questo periodo. La squadra è propositiva con gli attaccanti che portano un pressing asfissiante sui difensori avversari. Il tiro dalla distanza è una delle caratteristiche, molto curata anche negli allenamenti. Il gioco offensivo si basa molto sulle invenzioni di Maltese, mancino delizioso capace di fornire assist e calciare da fermo.
Nel centrocampo di Cuoghi, a destra agisce Pellegrini, difficile da fermare quando prende velocità. È lui che spesso rifornisce di palloni Magnaghi, giocatore ben strutturato autore già di tre goal. L’altro giocatore che arriva spesso alla conclusione è Gereviti, mentre Giovinco (fratello di Sebastian) oppure De Vena sono deputati ad aprire gli spazi. Il Viareggio è una squadra che concede molto (secondo le statistiche, soprattutto nella prima frazione), la difesa non è irreprensibile e si possono sfruttare i varchi che concede soprattutto sulle fasce. L’ideale sarebbe riuscire a colpirli per poi giocare una partita pragmatica che concederebbe ai nostri attaccanti sicuramente molte chances. I punti di forza sono proprio Maltese, Magnaghi e Pelliegrini, oltre al centrale difensivo Fiale.
Dicevamo che la squadra di Cuoghi è molto propositiva perché oltre alle due punte ha Maltese, Guerra e Gerevini con caratteristiche offensive e anche Pellegrini ama affondare. Ne consegue che a parte il trio del pacchetto arretrato solo il motorino Pizza, interno di centrocampo, ha propensione difensiva. Questo è il motivo per cui il Viareggio da una parte, almeno potenzialmente, concede tanto agli avversari, ma dall’altro arriva alla conclusione con facilità, tanto da avere segnato già 7 gol in questo campionato. Altro particolare statistico è che il Viareggio ha subito 3 rigori in questo primo scorcio di campionato.
Dando una rapida occhiata alla storia, i bianconeri di Viareggio si chiamano Esperia in onore della prima società calcistica fondata nel 1911. I precedenti con il Catanzaro sono solo due e risalgono alla notte dei tempi. Nella stagione 1933-34 in serie B la Catanzarese perse in Toscana per 2-0 (gol di Giordani e Lippi), mentre 3 anni dopo, sempre nella serie cadetta, i giallorossi s’imposero a tavolino per rinuncia.
Probabile Formazione (3-4-1-2) – Gazzoli; Carnesalini, Fiale, Sorbo; Pellegrini, Pizza, Gerevini, Guerra; Maltese; Magnaghi, Giovinco. A disposizione: Furlan, Conson, Tomas, Sandrini, De Vena, Calamai, Peverelli. Allenatore: Cuoghi.
Felice Caruso