Una sconfitta senza attenuanti. Una sconfitta netta e che avrebbe potuto essere anche più rotonda se Pisseri non avesse compiuto un paio di miracoli e se il Viareggio non avesse sprecato alcune ghiotte occasioni. L’arbitro dal cartellino facile può essere l’ennesimo alibi?
La partita si mette subito male per il Catanzaro di Cozza che ripropone il 3-4-3 più offensivo col tridente pesante. Ma la squadra continua a faticare con questo modulo. E l’assenza di Quadri amplifica anche i difetti in fase di costruzione. Così i giallorossi faticano nei primi 25 minuti a trovare un assetto in campo. Ci pensa l’arbitro a regalare emozioni. In meno di mezzora sono quattro gli ammoniti nelle file del Catanzaro, sempre in ritardo sul pallone. Il gol del Viareggio arriva grazie a una scivolata di Sirignano che regala un contropiede vincente al piccolo Giovinco (fratello di Sebastian).
Ma dopo 5 minuti Verdenelli di Foligno assegna un calcio di rigore ai giallorossi che Fioretti trasforma con fredezza, con un tiro secco e potente. Oscuro il motivo della concessione del penalty, in mischia su azione d’angolo. A quel punto Cozza corre ai ripari. Sirignano, forse per un problema muscolare, viene richiamato in panchina insieme a capitan Carboni. È il 28′ e il mister brucia due cambi per riequilibrare la squadra. Dentro Borghetti a guidare la difesa e Maisto per tornare al più affidabile 3-5-2. E il Catanzaro sembra migliorare sul finire del tempo con un paio di incursioni di Borghetti e di Fioretti, il migliore dei giallorossi insieme al solito Benedetti.
Ma in avvio di ripresa, un’uscita sciagurata di Pisseri (forse caricato da Magnaghi) regala un gol a porta vuota a Pellegrini, al quale basta spingere nella rete sguarnita. E intorno al quarto d’ora la frittata è servita: Ulloa si fa cacciare per doppia ammonizione. Il Catanzaro resta in 10 e subisce il terzo gol di Magnaghi su azione d’angolo. La partita finisce qui e Pisseri evita che il Viareggio possa dilagare.
Una sconfitta pesante che dovrà far riflettere Cozza. Il Catanzaro, dopo 6 partite, scivola verso il fondo della classifica, ma soprattutto non sembra avere una fisionomia e un assetto definito. Dopo il successo col Barletta, sono arrivate 3 sconfitte e due scialbi 0-0. Nelle ultime cinque gare il Catanzaro ha segnato solo due gol: uno con Papasidero e uno su rigore di Fioretti. Numeri impietosi che rendono necessaria una svolta netta. Senza alibi, ma solo col lavoro. E con l’aiuto dei tifosi, giunti anche oggi da tutta Italia in 250 per stare vicini alla squadra.
Ivan Pugliese
@naracauliz