Via libera alla realizzazione del nuovo stadio

La conferenza stampa di questa mattina
All’acquisizione dell’area del “Ceravolo” dovrà seguire la concessione del diritto di superficie all’U.S. Catanzaro.
Abramo e Parente contrari all’ipotesi “Germaneto”

2,152 milioni di euro. Per questa cifra il Comune di Catanzaro ha rilevato dal Demanio l’area su cui sorge lo stadio “Nicola Ceravolo”. L’operazione è stata spiegata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo De Nobili alla quale hanno partecipato il sindaco Sergio Abramo, l’assessore allo sport Tony Sgromo, il presidente dell’U.S. Catanzaro Claudio Parente, Massimo Poggi e i dirigenti regionali dell’Agenzia del Demanio Giuseppe Merlino e Bartolomeo De Cicco.

Adesso il Comune potrà trasferire all’U.S. Catanzaro il diritto di superficie sull’area per 99 anni, come previsto dalla delibera di indirizzo approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 29 dicembre. Una commissione, guidata dall’assessore Sgromo, dovrà adesso redigere una convenzione che dovrà essere approvata con una delibera dal Consiglio comunale. La convenzione, quindi, potrà essere sottoscritta con i rappresentanti della società giallorossa. Quest’ultimo passaggio dovrebbe essere formalizzato entro la fine di quest’anno, e poi sarà possibile iniziare la costruzione del nuovo stadio. In realtà, i lavori non dovrebbero iniziare prima della fine del campionato in corso, e potrebbero durare circa due anni. Nel frattempo, il Catanzaro dovrà trovarsi una nuova sistemazione, come lo stadio provinciale Carlei o il comunale di Soverato, adeguatamente ammodernati e resi idonei ad ospitare il prossimo campionato delle Aquile. Questa soluzione – secondo Poggi – è indispensabile per una più rapida realizzazione del nuovo impianto, un modernissimo stadio “all’inglese” da 25mila spettatori, che costerà non meno di 30 milioni di euro e ospiterà al suo interno, in base al progetto di massima, uffici, attività commerciali, ristoranti, palestre, e addirittura un albergo e il “museo del Catanzaro”. Per i tifosi ospiti, inoltre, sarà possibile raggiungere con i pullman i parcheggi interni all’impianto e da lì accedere al settore ospiti, senza venire in alcun modo a contatto con la tifoseria di casa.
Niente paura, poi, per il glorioso pino secolare che dalla curva ovest è stato testimone di mille e mille battaglie delle Aquile: resterà dov’è, all’esterno dell’impianto sportivo, probabilmente insieme ad un segmento delle vecchie gradinate.
Il progetto, inoltre, prevede la riqualificazione urbanistica dell’intera area, ed anche il palazzetto dello sport di via Paglia potrebbe venire riammodernato o addirittura ricostruito.

Sono state, infine, messe definitivamente a tacere le ipotesi – sponsorizzate da alcune associazioni cittadine – relative alla realizzazione di un nuovo stadio a Germaneto. Abramo ha detto chiaramente che questo progetto «non è mai stato nei piani dell’amministrazione comunale», ed anche lo stesso Parente ha rifiutato l’ipotesi di realizzare una “cattedrale nel deserto”, spiegando come il punto forte del progetto del nuovo stadio sia proprio la “centralità del luogo”. «Non bisogna ripetere l’errore commesso a Reggio Emilia – ha detto il patròn giallorosso -, dove è stato realizzato uno stadio bellissimo fuori città, che però si sta rivelando un progetto fallimentare. E’ bello, invece, vedere la città rianimarsi attorno allo stadio. Piuttosto, il catanzarese deve cambiare mentalità: non si può più pensare di andare allo stadio in auto e trovare un parcheggio a pochi metri, ma bisogna pensare di utilizzare i parcheggi che esistono nelle vicinanze, come quello vicino al Tribunale che dista soltanto 800 metri. Nè esistono particolari esigenza di sicurezza, visto che i mezzi di soccorso e quelli delle forze dell’ordine possono raggiungere la tangenziale in meno di tre minuti». «La società punta molto sul nuovo stadio – ha ribadito Poggi – perché il calcio non sostiene più il calcio e le attività parallele come quelle che potranno essere realizzate nel nuovo impianto saranno indispensabili per il risanamento delle casse societarie». Si è espresso in maniera favorevole alla ricostruzione del “Ceravolo” anche il presidente del Centro Coordinamento Catanzaro Club, Franco Rotella.

A.C.

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Redazione

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