Cade la prima testa. Il Direttore Generale del Catanzaro Gianni Improta ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente Pasquale Bove. Le pressioni della piazza, ferita dall’ennesima delusione, hanno indotto Improta a lasciare. L’annuncio ufficiale è stato dato oggi dalla società al Complesso Monumentale del San Giovanni, durante una conferenza stampa indetta proprio alla vigilia della protesta dei tifosi giallorossi, programmata per giovedì 18 nel tardo pomeriggio davanti al Comune. Bove ha accettato le dimissioni d’accordo con gli altri soci, nonostante le scelte dell’ormai ex DG siano state sempre condivise dalla proprietà.
La società, finalmente, accetta il confronto con la stampa e risponde per oltre un‘ora alle domande dei giornalisti. Presenti i soci Bove, Aiello e Soluri che si soffermano lungamente sulla passata stagione, sulla contestazione in corso e sui programmi per il futuro. Poco o nulla di diverso rispetto al comunicato emesso qualche giorno fa. L’analisi della stagione appena trascorsa è positiva. Bove rivendica i suoi sacrifici e quelli degli altri soci, la passione per la causa giallorossa nonostante le scarse risorse. Emerge dalle sue parole (e da quelle di Soluri) una profonda amarezza per le contestazioni dei tifosi.
Il passaggio più interessante riguarda però le false promesse. La società accusa chiaramente gli imprenditori e le istituzioni catanzaresi di non aver contribuito economicamente, venendo meno alle promesse d’inizio stagione. Mancati introiti, secondo i soci, che hanno pesato sulle casse del Catanzaro, così come lo scarso apporto dei tifosi, dai quali ci si attendeva di più in termini di presenze allo stadio e di incassi.
Agitando lo spettro di un nuovo fallimento, i tre soci confermano il loro impegno per la prossima stagione, garantendo l’iscrizione e la sopravvivenza del calcio a Catanzaro. Le porte della società per gli altri imprenditori restano spalancate. Se la prossima volta le promesse fossero messe nere su bianco…
P.S.: l’inviato di UsCatanzaro.net non ha potuto accedere alla conferenza stampa, nonostante fosse stato invitato dalla società. Avrebbe voluto ascoltare i tre soci rivolgendo loro le nostre domande e quelle dei nostri lettori. L’incidente è stato prontamente chiarito con il presidente Bove. Le domande rimaste senza risposta saranno riformulate nei prossimi giorni dalle colonne della nostra testata.
