Non si sblocca lo stato di agitazione degli autisti Suem 118 in provincia di Catanzaro.
In una lettera che sarà inviata nelle prossime ore al Prefetto S.E. Pietro Calvosa la categoria annuncia che dal primo luglio si asterrà dallo svolgere tutte le operazioni ausiliarie che fanno dell’autista di autoambulanza uno dei tre perni (assieme al medico ed all’infermiere) dell’equipe di soccorso.
La vertenza è nata dopo che nella busta paga dello scorso mese di marzo gli autisti si sono visti sospendere unilateralmente e senza alcun preavviso l’indennità di disagio e rischio percepita fin dall’attivazione del servizio 118 (anno 1997), peraltro secondo le indicazioni emanate dall’assessorato regionale alla sanità dal 1998.
“Poiché – come sostiene COES (Conducenti Emergenze Sanitarie) attraverso il vicepresidente regionale Salvatore Cosco (in foto) – durante lo svolgimento del proprio turno di lavoro l’autista del 118 svolge compiti che vanno ben oltre le proprie competenze previste da contratto, allo scopo di prevenire ogni possibile conseguenza per le persone bisognose di soccorso, il personale interessato comunica al signor prefetto della provincia di Catanzaro che persistendo il silenzio dell’Asp sulla situazione gli autisti consigliano la stessa azienda di voler inviare un barelliere presso ognuna delle postazioni attive sul territorio.”
Per completezza di informazione la categoria interessata ricorda che, in occasione di ogni intervento, l’autista del mezzo (già caricato di notevoli responsabilità in relazione ai tempi ed all’abilità della guida in ogni condizioni di traffico e meteorologiche) scende dal mezzo ed aiuta l’equipe a trasportare zaini e defibrillatori; torna all’automezzo se necessitano altri presidi; aiuta l’equipe nelle operazioni di rianimazione cardio-polmonare; interviene per primo in caso di paziente incastrato negli automezzi incidentati; aiuta l’equipe alla stabilizzazione del ferito esponendosi a rischio biologico; scende la lettiga, aiuta a caricare il paziente, lo trasporta e lo carica sull’autoambulanza; in ospedale coadiuva alle manovre inverse, esponendosi in entrambi i casi a rischi di infortunio non riconosciuti dall’Inail; sostituisce le bombole di ossigeno vuote; collabora con l’infermiere alla pulizia ed alla bonifica del vano sanitario.