In merito ad una nota stampa del PSDI a firma del coordinatore provinciale Corrado Di Donna, pubblicata su alcuni quotidiani locali nella giornata odierna, sulla celebrazione della giornata delle forze armate mi preme fare alcune precisazioni ed allontanare ancora una volta il pretesto di dover dividire ancora una volta la Calabria ed in particolare mettere contro due città importanti come Catanzaro e Reggio Calabria.
Sicuramente il coordinatore Di Donna disconosce le modalità dell’organizzazione delle celebrazioni della Festa delle Forze Armate in Calabria che è stata demandata al Comando Regionale dei Carabinieri. Si inizierà dalla città di Catanzaro che dal 4 al 7 novembre ospiterà una serie di iniziative, supportate da altri enti istituzionali, che prevede, tra l’altro, l’apertura al pubblico delle prestigiose caserme delle forze armate della città di Catanzaro ; le stesse saranno fatte visitare agli studenti e ai cittadini affinchè con il ricordo della storia si possa riscoprire il sentimento e l’amore per la nostra patria.
Sicuramente il coordinatore Di Donna disconosce le modalità dell’organizzazione delle celebrazioni della Festa delle Forze Armate in Calabria che è stata demandata al Comando Regionale dei Carabinieri. Si inizierà dalla città di Catanzaro che dal 4 al 7 novembre ospiterà una serie di iniziative, supportate da altri enti istituzionali, che prevede, tra l’altro, l’apertura al pubblico delle prestigiose caserme delle forze armate della città di Catanzaro ; le stesse saranno fatte visitare agli studenti e ai cittadini affinchè con il ricordo della storia si possa riscoprire il sentimento e l’amore per la nostra patria.
La chiusura delle celebrazioni è prevista invece a Reggio Calabria quindi la scelta del Governo rientra nell’ottica di dare le stesse opportunità e le stessa valenza ai vari territori.
Quindi nessuna spoliazione, nessuna discriminazione; anzi vorrei rammentare all’attento esponente del PSDI che fu proprio il Governo Berlusconi con l’allora ministro alla Difesa martino , a decretare e fissare la Sede Regionale del Comando Militare a Catanzaro spostandolo da Reggio Calabria nello spirito di uniformare la presenza delle sedi regionali nelle città capoluogo di Regione.
Quindi nessuna spoliazione, nessuna discriminazione; anzi vorrei rammentare all’attento esponente del PSDI che fu proprio il Governo Berlusconi con l’allora ministro alla Difesa martino , a decretare e fissare la Sede Regionale del Comando Militare a Catanzaro spostandolo da Reggio Calabria nello spirito di uniformare la presenza delle sedi regionali nelle città capoluogo di Regione.
Vorrei chiedere, inoltre all’esponente del PSDI cosa ne pensa della sortita dell’Assessore Regionale Michelangelo Tripodi che nei giorni scorsi protestava nei confronti delle Poste Italiane, rea – a suo dire – di aver trasferito gli uffici del Competer Center da Reggio Calabria a Catanzaro.
Queste polemiche, a mio avviso, non servono sono pretestuose ed allontano sempre di più i calabresi dal resto del paese e poi vengono montate alla vigilia del ricordo e del sacrificio di tanti soldati che hanno dato la loro vita per costruire un’Italia unita dove vige il rispetto delle regole democratiche, il rispetto delle istituzioni e delle entità locali.
La Calabria ha bisogno non di polemiche sterili ma di fatti concreti e non di divisioni tra territori; spero che questa nota di Di Donna rimanga semplicemente una sortita elettorale e non venga presa come l’ennesima “guerra tra le città della Calabria”.
Queste polemiche, a mio avviso, non servono sono pretestuose ed allontano sempre di più i calabresi dal resto del paese e poi vengono montate alla vigilia del ricordo e del sacrificio di tanti soldati che hanno dato la loro vita per costruire un’Italia unita dove vige il rispetto delle regole democratiche, il rispetto delle istituzioni e delle entità locali.
La Calabria ha bisogno non di polemiche sterili ma di fatti concreti e non di divisioni tra territori; spero che questa nota di Di Donna rimanga semplicemente una sortita elettorale e non venga presa come l’ennesima “guerra tra le città della Calabria”.
EMILIO VERRENGIA
CONSIGLIERE PROVINCIALE PDL
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