Verona
sorge in epoca preistorica attorno l’attuale Ponte Pietra
costruito sul guado dell’Adige, lungo la via del sale e dell’ambra
che va dall’Adriatico alla Germania.
Fondata
dai Veneti (Reti, Euganei e Galli),la città ebbe grande
importanza in epoca romana acquisendone la cittadinanza nel 49 a.C..
La nostra visita del centro storico inizia proprio dal simbolo
dell’intera città , l’Arena.
Il
monumento deve il suo nome al toponimo latino indicante la sabbia
che ne ricopriva la platea. L’Arena di Verona è
il terzo anfiteatro romano per dimensioni (dopo il Colosseo e
l’anfiteatro di Capua) giunto in buono stato di conservazione
fino ai giorni nostri. I Romani lo costruirono nella prima metÃ
del I sec. d.C. per ospitare gli spettacoli di cui erano
particolarmente appassionati: combattimenti fra gladiatori e cacce ad
animali feroci ed esotici. Ai margini dell’Arena sorge Piazza
Brà il cui nome è dato dalla contrazione di Braida,
nome derivante probabilmente dal tedesco breit (largo) ed oggi
il centro della città e luogo di incontro per i veronesi. Da
qui si giunge al Castelvecchio, antico maniero scaligero
voluto da Cangrande con funzione di residenza signorile ma anche di
presidio difensivo sia verso attacchi dalla città sia verso il
ponte che consentiva il collegamento con la strada per il Tirolo. Il
Castello presenta due nuclei, divisi dalle mura duecentesche, e sette
torri perimetrali; il nucleo di destra racchiude il cortile maggiore,
con la piazza d’armi; il nucleo di sinistra era la vera e
propria reggia scaligera, con cortile più stretto e doppia
cinta muraria. Nel 1943 il Castelvecchio ospitò
l’assemblea che diede vita alla Repubblica di Salò ed in
esso fu celebrato il processo che condannò a morte i gerarchi
fascisti che avevano deposto Mussolini.
Al
centro del Castello, l’alta Torre del Mastio (1375), da cui si
accede al Ponte
Scaligero sul
fiume Adige.
Qualche
centinaia di metri e siamo in Piazza delle Erbe.
La
piazza ricalca l’impianto dell’antico Foro Romano e per
secoli è stata il centro della vita politica ed economica
della città . La zona centrale, il “toloneo”,
è ancor oggi animata da un colorato mercato.
Tra
le bancarelle con ombrelloni bianchi si ergono colonne e monumenti.
In essa si trovano la colonna del mercato (1401),
sormontata da una loggia voluta da Gian Galeazzo Visconti per esporre
le insegne della sua signoria; la cinquecentesca berlina o
capitello, baldacchino in marmo a pianta quadrata, sotto
cui sedevano i podestà alla cerimonia d’insediamento; la
fontana di Madonna Verona sormontata
dalla figura di Madonna Verona, statua romana del I sec. d.C.; la
colonna di San Marco del 1523, in marmo bianco, sulla
cui sommità fu issato il leone simbolo della Repubblica di
Venezia. La piazza è incorniciata da palazzi ed edifici che
hanno segnato la storia della città e che conservano ancora le
linee strutturali delle case-torri d’età comunale,
residuo dell’antico ghetto. A pochi passi da qui la Casa di
Giulietta e, ovviamente, il famoso balcone. L’edificio,
risalente al XIII sec., fu a lungo proprietà della famiglia
Cappello, il cui stemma è scolpito sull’arco interno del
cortile.
L’identificazione
dei Cappello con i Capuleti ha dato origine alla
convinzione che lì sorgesse la casa di Giulietta, eroina della
tragedia di Shakespeare, ma che in realtà non è
mai esistita!!
Alessandro
Russo
Una collezione degli articoli di Alessandro Russo è visionabile nella rubrica “I viaggi di Ale” sul sito www.pic-asso.it