VERONA-CATANZARO 4-1: LA CRONACA

Giallorossi battuti ed umiliati

VERONA- E’ veramente incredibile come questo Catanzaro si è trasformato in meno di quattro giorni. I giallorossi, sono usciti battuti e umiliati dalla trasferta di Verona e con ben quattro gol sul groppone. Una delle più brutte partite dell’anno quella dei giallorossi, che hanno praticamente smentito quello che di buono avevano fatto vedere con il Genoa. E c’è da segnalare la grandissima prestazione di Lafuenti che ha evitato almeno altri quattro reti e che a fine gara si è diviso l’oscar di migliore in campo con i veronesi Papa Waigo e Bogdani. Già, questi due nomi i difensori giallorossi non li vorranno sentire per parecchio tempo, dopo la partita di domenica. Certo, bisogna anche dire che hanno pesato come macigni le assenze di molti giocatori importanti, come Corona e Dal Canto per infortunio e Miceli per squalifica. L’ex cosentino soprattutto assicurava quella copertura in difesa che invece è mancata con la sua assenza a Verona. Inoltre, Carbone è stato costretto ad uscire dopo poco più di 20’ per un malanno muscolare. Ed ora non resta che aspettare le prossime mosse della società in sede di calciomercato e sperare che i nuovi giocatori (Galeoto e Ganci?) possano dare quel contributo necessario affinché il Catanzaro risalga in classifica e cambi marcia, soprattutto in trasferta.
Cagni a sorpresa schiera dal primo Vicari e inserisce il neo giallorosso Morabito sull’out sinistro. Al 2’ insidioso tiro-cross di Adailton sul quale Lafuenti si rifugia in angolo con un buon intervento. Al 23’ Carbone è costretto ad uscire per problemi fisici. Al suo posto Antonio Morello. Non cambia comunque nulla nello scacchiere tattico con il numero 20 giallorosso che svolge lo stesso lavoro del suo grande amico e compaesano. E fino a qui come succede sovente in trasferta il Catanzaro si difende bene e blocca la manovra del Verona, ma prova raramente a scoprirsi e nelle poche volte in cui lo fa è sempre lento e Cammarata è sempre lì, abbandonato a se stesso, con pochi palloni giocabili e spesso in fuorigioco.
Ma quando il Verona mette il turbo sono dolori per le Aquile: al 39’ Bogdani e Mazzola duettano in mezzo ai difensori calabresi e proprio l’ex giallorosso colpisce la traversa, ma a Lafuenti battuto arriva come un falco Papa Waigo che di testa sigla il vantaggio dei veronesi.
Il Catanzaro è scosso e il Verona, sulle ali dell’entusiasmo prima sfora e poi realizza il raddoppio: miracolo di Lafuenti su colpo di testa dello scatenato senegalese e sul conseguente calcio d’angolo di Adailton, difesa immobile e palla che arriva a Bogdani che sotto misura timbra il cartellino.
La ripresa è un semplice tiro a segno del Verona verso la porta di Lafuenti. Al 51’ Bogdani effettua un insidioso cross e Pierotti con una rischiosissima scivolata anticipa lo stesso Lafuenti e salva in angolo. Al 55’ imperiosa uscita di Lafuenti su Papa Waigo. Al 58’ in quella che sarà forse l’occasione più ghiotta della partita dei giallorossi (escluso il gol ovviamente) Arcadio calcia un bel diagonale sul quale si oppone con bravura Pegolo e sulla ribattuta Cammarata a porta sguarnita fallisce la più facile delle occasioni. Poi è il “giaguaro” giallorosso a dire di no in due occasioni a Bogdani. Al 68’ la rete dei calabresi, con Vicari, che sfrutta un’indecisione tra Dossena e Pegolo e accorcia momentaneamente le distanze. Momentaneamente, perché un minuto dopo il Verona riporta a due i gol di vantaggio con un’imperiosa incornata di Bogdani, che in area anticipa il suo diretto marcatore e sigla la sua personale doppietta. Poi è Verona-show con il Catanzaro che esaurisce la poca benzina che aveva ed è completamente in balia degli scaligeri che, dopo almeno altri due grandi opposizioni di Lafuenti arrotondano il risultato con Papa Waigo, che servito dal solito Bogdani, sfrutta un grave errore del centrocampo giallorosso e chiude la festa del Verona, sempre più vicino alla zona promozione, umiliando ancor di più le Aquile.

Pier Santo Gallo

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