Tallini, nel corso della verifica di ieri, non era presente, e chi lo ha rappresentato evidentemente gli ha riferito male, ed inoltre, con tutta evidenza, non ha nemmeno letto il verbale rilasciato, all’esito della verifica elettorale, dalla commissione prefettizia. Io, nella mia qualità di ricorrente, c’ero, insieme ai miei avvocati. E, fermo restando che ogni decisione dovrà essere adottata dal Tribunale Amministrativo, cui io insieme al PD e a Scalzo e SEL ci siamo rivolti, non vi è dubbio, nonostante le erronee dichiarazioni di Tallini, che, al momento, la prima fase della verifica ha confermato l’esistenza di gravi irregolarità che hanno viziato la competizione elettorale e l’esito del voto. Ed infatti, la verifica di ieri ha detto che i numeri non coincidono e che mancano schede in molte (9) delle 17 sezioni esaminate (nella sezione N. 4 mancano oltre 30 schede). Cos’altro doveva accadere per fare capire a Tallini che nel meccanismo elettorale molte cose si sono svolte in modo anomalo non è dato capire. Ma tant’è. Vi è, inoltre, che la verifica elettorale, a parte le irregolarità già riscontrate, proseguirà per altre tre sedute, e dovranno essere esaminati altri aspetti ed altre sezioni tra cui la famigerata sezione 85. Come possa Tallini, nonostante la chiarezza dei riscontri effettuati, cantare vittoria, non è dato capire, se non pensando che il suo unico fine sia quello di incoraggiare i suoi che, pian piano, udienza dopo udienza, verifica dopo verifica, si stanno perdendo d’animo e cominciano a guardarsi intorno. Tallini, pertanto, non deve portare rancore verso nessuno, né verso i ricorrenti né verso i nostri avvocati (i quali non hanno mai reso alcuna dichiarazione, pur potendolo fare) che, con un certosino e paziente lavoro, con sensibilità e rispetto,stanno portando avanti, dinanzi gli organi competenti, le istanze avanzate al fine di ripristinare la legalità in un territorio come il nostro che ha bisogno di sapere, con certezza e chiarezza, se le operazioni elettorali dirette a scegliere il Sindaco si siano svolte in modo chiaro e pulito. Tallini, non ha mai voluto questo processo, e gli esiti della verifica fanno capire il perché, e tanto si coglie anche dall’eccezione preliminare sollevata da Tallini (costituito con un suo avvocato in giudizio) nel corso del processo che avrebbe voluto che il ricorso, proposto da me e dalla sinistra, fosse dichiarato inammissibile. Tuttavia, l’eccezione di Tallini, è stata prontamente respinta dal Tar, ritenendola evidentemente infondata e disponendo, voglia o non voglia Tallini, la verifica elettorale e decidendo, pertanto, in questa vicenda buia e triste per la città, di andare a fondo. Tallini, inoltre, nella sua nota, ha gettato fango, senza fare nomi, sul collegio difensivo dei ricorrenti, accusandolo, senza ragione, finanche di protervia e arroganza, e, pertanto, alla luce di tale atteggiamento totalmente oltraggioso, sono a chiedere all’Avv. Iannello, che è costituito in giudizio per il Comune di Catanzaro, nella sua veste di Presidente di tutti gli Avvocati di Catanzaro, di respingere l’attacco diffamatorio e infangante, che lede tutti gli avvocati e il loro ruolo di garanzia, perpetrato da Tallini e di esprimere solidarietà al nostro collegio difensivo.