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PREMESSA
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Domenica il calendario propone per il Catanzaro una
difficile trasferta sul campo della capolista Viterbese che, con una partenza
lanciata, ha sorpreso un poâ tutti. La squadra laziale non gode di grandissima
tradizione. La prima società venne fondata nel 1906, ma la costola calcistica solo
nel 1919. Attraverso gli anni lâU.S. Viterbese ha assunto svariate
denominazioni, fino al fallimento del 1981. Lâattuale denominazione risale al
1986-87, quando ancora la squadra navigava nei più profondi abissi del
dilettantismo.
Infatti nella splendida cittadina della Tuscia
(assolutamente da visitare) il calcio non è mai stato presente ad altissimi
livelli. Durante il corso di questo secolo la società giallo-blu ha raggiunto
la serie C soltanto un paio di volte: subito dopo la seconda guerra mondiale e
nei primissimi anni â70. Ma furono esperienze brevi e senza gloria. Solo nel
1995 si concretizzò il ritorno nel calcio professionistico a coronamento di uno
splendido campionato, ripetuto lâanno dopo con lâapprodo alle semifinali
play-off di C2 contro il Giulianova. Purtroppo, però, il sogno della Viterbese
si fermò con gli abruzzesi a sette minuti dalla fine della gara di ritorno.
Nelle due stagioni successive i laziali sfiorarono due volte i play-off, grazie
allâapporto di Fabio Liverani, prima di centrare la promozione nel 1999 con
lâarrivo di Gaucci e con Beruatto in panchina.
Conquistata la C1 la Viterbese non si sentì appagata
e, nonostante una stagione tribolata e costellata da tre cambi di allenatore
(il campionato iniziò con  Carolina Morace),
raggiunse i play-off con Stringara in panchina. Anche stavolta gli spareggi per
la promozione si conclusero con due splendide quanto sfortunate prestazioni
contro lâAscoli. Dopo un play-out vinto in difficilissime condizioni ambientali
a Nocera Inferiore, gli ultimi due anni con Puccica in panchina hanno portato
due tranquille salvezze.
La Viterbese gioca nel piccolo stadio âEnrico
Rocchiâ, costruito nel 1930 e capace di 4500 spettatori.
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I PRECEDENTI
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Catanzaro e Viterbese hanno incrociato il loro
cammino soltanto in due stagioni, nel â95-96 e nel â96-97. Il bilancio è di tre
vittorie a una per i laziali. A Viterbo due sconfitte per i giallo-rossi: 2-1 e
3-2. Lâultimo gol risale alla sfida di Catanzaro del â97 e fu siglato proprio
da quel Martinetti che domenica dovrebbe guidare lâattacco giallo-blu.
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LA SQUADRA
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La Viterbese, a differenza di altre squadre
incontrate finora, non ha attuato durante lâestate rivoluzioni nellâorganico,
ma ha cambiato guida tecnica. Al posto di Lillo Puccica, passato al Lanciano,
ha ingaggiato Guido Carboni, reduce dalla bella esperienza di Olbia. La societÃ
gode di ottimi rapporti con grandi club di serie A e B che inviano nella Tuscia
molti giovani in prestito a farsi le ossa. La rosa giallo-blu è di assoluto
valore, potendo contare su un valido mix di giovani talenti desiderosi di
mettersi in mostra e di vecchie volpi di categoria superiore.
Il guardiano della porta viterbese è Paoletti,
scuola Torino. In difesa la coppia centrale formata da Sibilano, 16 presenze in
A col Bari, e dal neo-acquisto Bianconi, 73 partite nella massima serie con
Cagliari ed Empoli, che rappresenta un lusso per la categoria. Anche Di Sauro a
sinistra ha una solida esperienza in serie B. A centrocampo il gioiello è
Cingolani, 24 anni scuola Juve, con una presenza in A con la maglia bianconera
contro la Lazio. Il giovane talento, mai esploso ad altissimi livelli, ha
iniziato questa stagione con due gol nelle prime quattro partite. Il faro del
centrocampo è Favo, 37 anni, con trascorsi in serie B con le maglie di Palermo
e Ancona. A disposizione di Carboni câè anche un altro fantasista, Frau,
scoperto e lanciato a Roma da Zeman con sette presenze in maglia giallo-rossa
nella massima serie. In attacco confermata la coppia della passata stagione: il
veterano Martinetti, 15 gol lo scorso anno, è affiancato da Santoruvo, con il
giovane Evacuo, scuola Lazio, 20 presenze e 2 gol lâanno scorso con la
Florentia, pronto a diventare decisivo.
Formazione
tipo (4-4-2):
Paoletti; Gimmelli, Bianconi, Sibilano, Di Sauro;
Cingolani, Gazzi, Favo, Mannucci; Martinetti, Evacuo.
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VERSO VITERBESE-CATANZARO
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Come detto in precedenza, la Viterbese ha iniziato
il campionato con il passo da grande. Dopo lo stentato pre-campionato culminato
con lâeliminazione in Coppa Italia (2 pareggi e 2 sconfitte contro squadre non
trascendentali), Carboni è riuscito a dare una precisa fisionomia ed un gioco
frizzante alla sua squadra, partendo da un classico 4-4-2 di base.
Allo stadio âRocchiâ, la squadra della Tuscia ha
battuto il Lanciano degli ex per 2-0 (Evacuo, Martinetti) e il Chieti 3-0
(Favo, Cingolani e Bianconi). In trasferta ha colto un pareggio (2-2) contro il
Martina, rimontando il doppio svantaggio con Mannucci e Moretti, e una vittoria
(1-0) domenica scorsa contro la corazzata Benevento, grazie a Cingolani. In
classifica, la Viterbese è in testa appaiata al Crotone, con il migliore
attacco (8 gol) e due soli gol subiti.
Nello scontro al vertice di domenica prossima contro
il Catanzaro Carboni ha solo lâimbarazzo della scelta, avendo tutta la rosa a
sua disposizione. La formazione non dovrebbe scostarsi eccessivamente da quella
che ha battuto domenica scorsa il Benevento. Gli unici dubbi riguardano il
ruolo di secondo centrale di centrocampo da affiancare a Favo: il giovane Gazzi
o Pollini. Lâaltro ballottaggio riguarda Evacuo e Santoruvo come spalla di
Martinetti in attacco. Il secondo sembra favorito sul giovane laziale, che
dovrebbe accomodarsi in panchina accanto a Frau.
La speranza, come sempre, è di vedere una bella
partita, ricca di gol. Le premesse ci sono tutte, visto che i due attacchi sono
i migliori del girone. Bisognerà fare estrema attenzione a Cingolani, cercando
di inaridire la fonte del gioco viterbese: Favo. Vista la forza della difesa
giallo-blu, sarà inoltre necessario sfruttare le poche occasioni che
verosimilmente si presenteranno, sperando che Corona si ripeta per la quinta
settimana consecutiva.
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I TIFOSI
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La Viterbese non ha storicamente un grosso seguito
di pubblico, anche per la ridotta capienza dello stadio âRocchiâ. Nelle prime
due partite della stagione, la media dei presenti è stata di circa 1000 unità come
lâanno scorso, con meno di 300 abbonati (160 nella passata stagione). Visti gli
ottimi risultati della squadra, la campagna-abbonamenti è stata riaperta. Tutte
queste statistiche sono le peggiori di tutto il girone B della serie C1.
I principali gruppi organizzati della curva Nord
sono la Brigata Etrusca, nata nel 1997 dalle ceneri di altri gruppi
preesistenti, lâAvanguardia e il Regime. Le principali rivalità sono con gli
ultrà della Ternana, dellâAquila, del Teramo, del Giulianova, del Frosinone e
del Civitavecchia. La tifoseria giallo-blu ha rapporti di amicizia con
Avezzano, San Donà e Maceratese.
I rapporti con gli UC â73 sono di indifferenza,
anche se in passato si sono verificate scaramucce fuori dallo stadio âRocchiâ.
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Si ringraziano
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Ivan Pugliese
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