UNIVERSITA’: Progetto di solidarietà tra gli Atenei calabresi e quella irachena

L’Università Magna Graecia di Catanzaro, insieme alle Università della Calabria e a quella Mediterranea di Reggio Calabria, ha aderito a un programma di solidarietà e di scambio con l’Università di Nassiriya. Questo progetto, promosso dall’associazione “il Campo”, che prevede l’istituzione di undici borse di studio per la formazione di studenti iracheni nei tre atenei calabresi, l’avvio di progetti di ricerca, la donazione di strumenti e materiali didattici e informatici (libri, dizionari, personal computer, stampanti, fotocopiatrici), la realizzazione di una nuova facoltà a Nassiriya, che si occupi dello studio del territorio locale, attraverso la valorizzazione delle acque e la bonifica delle paludi, e di un dipartimento di lingua e cultura italiana, rappresenta un punto di partenza importante e un contributo fondamentale al sostegno allo sviluppo dell’Iraq, al consolidamento di autonome figure democratiche in quel Paese, nel pieno rispetto delle scelte politiche e istituzionali del popolo iracheno.

Oggi, presso l’Università di Catanzaro, i tre rettori degli Atenei calabresi, Salvatore Venuta dell’Università degli studi Magna Græcia, Giovanni Latorre dell’Università della Calabria, e Alessandro Bianchi dell’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria, hanno incontrato la delegazione dell’Università irachena, guidata dal suo rettore, il professor Reyadh Sh Jabur e composta anche dai professori Kamal-H-Yaszr, preside della Facoltà di Lettere, e Khudhyer Salim Mushatat Al Fawazi, preside della Facoltà di Ingegneria.

E’ significativo che questo progetto di solidarietà prenda vita proprio nella giornata in cui si ricordano le vittime italiane, militari e civili, della strage avvenuta un anno fa in quella città martoriata dalla guerra.

“La nostra iniziativa – ha detto il rettore di Catanzaro, Salvatore Venuta – ha un profondo significato di pace e forte è la commozione nel presentarla nel giorno della commemorazione della strage avvenuta l’anno scorso. Quest’incontro non può dimenticare le tragedie dei cittadini e militari italiani, di cui oggi si celebra il ricordo, ma anche quelle della popolazione irachena.

La collaborazione delle tre università calabresi che congiuntamente si impegnano in un progetto di solidarietà profondamente sentito rappresenta in concreto il valore e il significato di quello che deve essere l’Università: il luogo nel quale nasce il sapere, dove cresce il sapere, al servizio dello sviluppo sociale ed economico. Perché è attraverso lo sviluppo non solo economico e produttivo, ma anche culturale, che è possibile garantire la pace tra i popoli e il benessere sociale. E in questo senso l’Università non può mai abdicare dal suo ruolo, in Europa, come in tutto il mondo, mettendo il sapere e le conoscenze che derivano dalla ricerca al servizio della comunità.

Siamo tutti affascinati dalla cultura araba, c’è un continuo richiamo di rapporti. Bisogna partire perciò da quello che ci accomuna rispetto a quello che ci divide. E quello che ci accomuna è sicuramente l’origine della nostra storia che affonda le sue radici nelle antiche civiltà della Mesopotamia. L’incontro di oggi nasce come un incontro tra culture. La cultura non chiede passaporti, ma è un campo in cui tutti possono dare il proprio contributo. È questa la base da cui partire per costruire una società e un mondo nuovo.” (CNN 12.11.2004)

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Redazione

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