E’ stato scoperto nel laboratorio di cardiologia molecolare e cellulare del Campus dell’Università Magna Graecia di Catanzaro il ruolo di un microRNA sulla proliferazione delle cellule muscolari lisce della parete arteriosa.
Lo studio è stato pubblicato su Circulation Research, una tra le più importi riviste scientifiche, e riporta, come primo autore il Prof. Daniele Torella, Professore Associato della Cattedra di Cardiologia dell’Università Magna Graecia, mentre il secondo nome del manoscritto, con un uguale contributo, è quello del Dott. Claudio Iaconetti, dottorando di Ricerca in biotecnologie mediche dell’Ateneo Catanzarese. All’effettuazione dello studio hanno anche contribuito numerosi Ricercatori italiani e stranieri.
L’angioplastica coronarica è una efficace strategia di rivascolarizzazione coronarica, ma in una percentuale variabile di pazienti lo stent si riocclude per un fenomeno chiamato “ristenosi²”. La ristenosi è la risposta del vaso sanguigno al danno tessutale causato dallo stent ed è legata principalmente ad un’eccessiva proliferazione delle cellule muscolari lisce vascolari.
Lo studio dimostra per la prima volta la presenza di miR 133 nelle cellule lisce della parete arteriosa e documenta il ruolo essenziale di questo miRNA nel controllo del modifiche fenotipiche delle cellule muscolari lisce.
Inoltre, lo studio ha dimostrato che il miR 133 inibisce la proliferazione delle cellule muscolari lisce dopo angioplastica sperimentale, mantenendo la pervietà dell’arteria. Tali risultati potrebbero avere un ruolo importante nella progettazione e realizzazione di future protesi coronariche.
La pubblicazione di questo importante studio, frutto di esperimenti complessi e sofisticati, dimostra l’elevato livello scientifico raggiunto dall’Università Magna Graecia ed in particolare dalla Cattedra di Cardiologia, diretta dal Prof. Ciro Indolfi. Una elevata qualità della Ricerca sperimentale si associa, nel caso della Cardiologia del Campus dell’Università catanzarese ad un’eccellenza sanitaria nella cardiologia clinica ed interventistica soprattutto per il trattamento dell’infarto e per l’impianto percutaneo senza chirurgia della valvola aortica.
