Il Senato Accademico, nell’adunanza di questa mattina, ha deliberato di attuare, fin da subito, lo “stato di agitazione” di tutto il corpo accademico secondo le modalità che saranno ritenute più utili a tutela dell’autonomia dell’Università, a salvaguardia degli studenti e dei pazienti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini.
La decisione è stata assunta a seguito anche di quanto deliberato, durante la seduta dell’11 giugno scorso, dal Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo in merito ai provvedimenti da assumere contro l’articolo 31 del collegato alla finanziaria, approvato dal Consiglio Regionale, che prevede il commissariamento unilaterale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini.
L’articolo in questione, infatti, lede in modo irreparabile l’autonomia dell’Ateneo.
L’autonomia dell’Università è e resta lo strumento di garanzia della qualità della ricerca, della didattica e dell’assistenza nell’interesse dell’intera comunità regionale.
A distanza di una settimana, quindi, dalla conferenza stampa tenuta presso il Rettorato dell’Ateneo per illustrare i motivi di forte dissenso contro l’approvazione dell’articolo 31 da parte del Consiglio Regionale della Calabria, il Senato Accademico ha deliberato la prima forma di protesta dell’Università Magna Graecia contro un articolo contrario alla Costituzione e lesivo dell’etica relazionale fra le pubbliche amministrazioni.
