Una visita di Vicenza

In giro per la città

La storia di Vicenza ha origine nell’epoca romana, quando da un piccolo vicus, nel 49 a.C. diventa municipium. Posta lungo la via Postumia, organizzata con cardini e decumani ancora abbastanza leggibili nel moderno impianto urbanistico della città, la centuriazione romana è sopravvissuta all’interno della città medievale assorbendo le modifiche apportate in età rinascimentale. L’aspetto attuale della città appartiene al rinnovamento architettonico realizzato fra la metà del ‘400 e la metà del ‘500, epoca in cui molti privati, commissionandoli ad artisti tra cui il giovane Palladio, trasformano le loro case in veri e propri palazzi-opere d’arte.
Il centro storico di Vicenza

Una visita di Vicenza comincia perciò, proprio da Corso Palladio, dove gli splendidi palazzi fanno da elegante compagnia architettonica alla passeggiata. L’ingresso è da piazzale De Gasperi, limite della città duecentesca, con il Castello dei Della Scala, un quadrilatero difeso da un fossato: oggi rimane ben visibile solo il torrione che domina Porta Castello (1343). Quindi Piazza Castello, la cui pianta è stata più volte rivista per ottenere l’ortogonalità con il Corso. Da qui si giunge a Palazzo Porto e Palazzo Thiene-Bonin Longare, entrambe opere dello Scamozzi su probabili progetti del Palladio. Il Corso, come detto era il decumano massimo della Vicentia romana e su di esso si affacciano numerosi palazzi e chiese; quella neoclassica di S. Filippo Neri, quella gotica del quattrocentesco Palazzo Thiene; gotico veneziano è invece palazzo Braschi Brunello. Il centro monumentale della città è comunque Piazza dei Signori, composta effettivamente da quattro corpi, quella dei Signori, delle Biade, del Palladio e delle Erbe: tutti attorno alla Basilica. Si tratta dell’antico Foro della città romana, sede del Palazzo del Podestà, del Vetus e del Communis. Il Monte di Pietà è invece della fine del XV secolo. Verso piazza delle Biade si trovano le due colonne con il leone (1464) e con il Redentore (1640), quindi la chiesa di S. Maria in Foro iniziata nel ‘300 e terminata nel secolo successivo con facciata settecentesca ed interno gotico con capitelli romanico-gotici. Su piazza delle Erbe, l’unico resto dell’origine medievale, rimane la Torre del Girone, chiamata così per il fossato che la circondava, o del Tormento perché adibita in seguito a prigione. In fondo si trova piazza Matteotti, o dell’Isola, perché qui scorre il torrente Bacchiglione che circondava il perimetro del Castello dei DaCarrara. Fra le chiese merita sicuramente una menzione speciale quella di S. Corona, eretta nel XIII secolo per custodire la reliquia della Santa Spina, visibile nel suo reliquiario-opera d’arte solo il Venerdì Santo; la facciata fu rifatta nel 1872-74. L’interno presenta molte attrattive, come la cappella Thiene e la Valmarana, quest’ultima opera del Palladio, l’altare maggiore in marmi intarsiati del 1669 ed il coro ligneo del 1482.
Palladiani sono anche Palazzo Iseppo Da Porto, con bugnato al pianterreno e semicolonne arretrate al piano superiore, mentre all’interno alcuni ambienti sono stati affrescati da G.B. Tiepolo, e Palazzo Barbaran-Da Porto. Il Duomo è del 1267, con facciata a cinque fasce sovrapposte e cupola del Palladio con campanile romanico.
Questo solo per citare qualcosa della bellissima città di Vicenza. Una città da vedere; senza dubbio un grande concentrato di storia dell’arte medievale, romanica e rinascimentale tale da essere considerata una Roma in miniatura.

Alessandro Russo

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Redazione

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