Rassegna stampa

Una macchina da gol

Giorgio Corona si schermisce dai tanti elogi che gli piovono addosso

da Il Quotidiano

«ABBIAMO una mentalità vincente e da Viterbo, vogliamo tornare con i tre punti». Giorgio Corona, sei reti nelle prime quattro gare di campionato, non si sente per nulla appagato dallo storico successo conquistato allo Zaccheria di Foggia ed anzi rilancia, puntando al bis sul campo della Viterbese. Una partenza sprint quella del palermitano che, se per molti è da accreditare alle sue strepitose doti tecniche, per il bomber giallorosso è solo il risultato del lavoro di tutta la squadra: «Sto ripetendo lo stesso avvio di stagione che feci a Brindisi lo scorso anno, anche se in una categoria differente. Non credo però che questi risultati arriverebbero, se non ci fosse una squadra forte come questa in grado di supportarmi e mettermi nelle condizioni di poter andare a rete. Non si può neanche parlare di una Corona – dipendenza, visto quanto questa squadra ha dimostrato di poter fare. Io non bado neanche al modulo di gioco o a chi mi sta a fianco, mi sono adattato facilmente al fianco di Biancone, di Nunzio (Falco ndr) e posso farlo benissimo con Ferrigno e Toledo. Non è questione di modulo, ma di approccio alla gara. Sono un attaccante e sono pagato dalla società per fare i gol, il resto non conta. Siamo una squadra in notevole crescita, dopo gli stenti delle prime gare e, soprattutto, la sconfitta di Lanciano abbiamo iniziato a giocare bene, sia con il Benevento, anche se la vittoria è sfumata per un po’ di sfortuna, sia a Foggia, dove abbiamo ottenuto la posta piena. Tutti stanno facendo la loro parte; difesa, centrocampo e attacco sono sempre più ben amalgamati ed i meccanismi di Braglia stanno dando i loro frutti. Ora arriva la Viterbese, una squadra sicuramente da rispettare ma a cui personalmente bado poco. Non misuro mai la forza degli avversari, ritengo molto più importante guardare alla mia squadra. Finché manterremo una mentalità vincente, potremo sempre puntare alla vittoria». Un bomber di razza, l’ex Brindisi, che da tanti anni Catanzaro aspettava, sia per i problemi decennali in fase realizzativa, sia per il carisma di un calciatore in grado di farti sognare ad occhi aperti: «I tifosi sognano ed è normale che lo facciano, ma noi siamo calciatori professionisti e dobbiamo rimanere con i piedi ben saldati per terra. Così come non ci siamo demoralizzati dopo la sconfitta di Lanciano, non possiamo lasciarci prendere dall’entusiasmo dopo una vittoria, per quanto prestigiosa essa sia. Oltretutto, abbiamo ancora sette punti in classifica e non abbiamo ancora ottenuto nulla. Ovvio che cercheremo di farli sognare ancora, ma dovremo lavorare sodo». Tifosi che, in settimana, sono rimasti un po’ delusi per l’assenza di re Giorgio nel giorno della presentazione ufficiale della squadra: «Mi è dispiaciuto tantissimo l’aver disertato l’appuntamento, ma la mia assenza era dovuta a cause di forza maggiore. Ero un po’ influenzato e lo sono tutt’ora, ma posso comunque rassicurare tutti, a Viterbo ci sarò sicuramente». La seduta d’allenamento di ieri pomeriggio è stata interrotta dalla pioggia. Mentre gli uomini a disposizione di Braglia stavano disputando una partitella in famiglia. Dalle indicazioni che ne sono scaturite, l’undici che scenderà in campo a Viterbo dovrebbe essere lo stesso che ha espugnato lo Zaccheria di Foggia, con Lafuenti tra i pali, Milone, Pastore e Zappella in difesa, Ascoli e Dei sulle fasce, Briano e Alfieri al centro del campo, Toledo, Corona e Ferrigno in attacco. Non ha preso parte alla gara Briano, che si è allenato a parte, anche se la sua presenza per domenica non è affatto in discussione. Qualora il centrocampista non ce la facesse, al suo posto giocherebbe Rovrena, appena rientrato dallo stage con l’under 21 di serie C insieme al compagno di squadra Piemontese.

Domenico Concolino

Autore

God

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