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Una domenica speciale

Scritto da Redazione
Lo striscione in memoria di Carlo
 
Stiamo seguendo gli amici di Carlo (Gruppo Torino) nel loro lungo viaggio fino a Lecce. Abbiamo ammirato il meraviglioso gesto degli stregoni sanniti, ci siamo commossi al messaggio di Sam, giallorosso dal Canada, leggiamo ora dopo ora nuove testimonianze di affetto dei tifosi di ogni squadra d’Italia. E tutto solo per Carlo 

Ciò che sta accadendo in queste ore non restituirà Carlo La Forza alla sua famiglia, ai suoi amici o a chi lo conosceva all’interno del forum di questo portale come 21agosto53.

Però ogni gesto, grande o piccolo che sia, serve e servirà a dare un po’ di senso a molte cose che fino a qualche giorno fa non ne avevano affatto.

Stanotte, tre tifosi giallorossi residenti a Torino, tre amici di Carlo, si sono messi in viaggio per  raggiungere Lecce e seguire il Catanzaro nella sua trasferta. Una decisione spontanea e inevitabile, maturata in nome della passione che ha segnato per trentotto anni, fino a una settimana fa, la vita del loro amico (noi stiamo seguento il loro viaggio su Twitter).

Nella foto sopra li vediamo a Benevento questa mattina presto (avrebbero voluto ringraziare e abbracciare qualcuno della curva Sud). La città sannita è diventata tappa obbligata sulla strada di Lecce. Sì, perché gli Stregoni si sono resi protagonisti di una straordinaria manifestazione di umanità. Affiggendo per le strade della città lo striscione “Onore a te Carlo La Forza“, hanno dimostrato ancora una volta quanto la storia di Carlo sia universale e quanto valga la pena credere che un nucleo di valori fondamentali resista: nonostante gli affari, le violenze gratuite, gli imbrogli quotidiani.

In moltissimi parleranno di Carlo in questa domenica di pallone. Sugli spalti di tutta Italia si ricorderà l’esempio di passione per il calcio e per la vita. Si ricorderà quel tentativo di “superare la morte con un tunnel”, come ha scritto Francesco Ceniti sulla Gazzetta dello sport, attraverso la sottoscrizione di un abbonamento che diventa testimonianza. Si ricorderanno pure le piccole, piccolissime cose che ci rendono umani, nel settore ospiti del Via del Mare. Lì dove saranno i suoi amici.

La storia di Carlo è ormai la storia di tutti, da Torino a Palermo. E ha tirato fuori il meglio di ognuno di noi. Leggete per esempio cosa scrive Sam, un tifoso giallorosso che vive in Canada, sul nostro forum:

Sono stato un fan di Catanzaro da quando ero un ragazzino, ma non sono mai stato a Catanzaro per vedere le aquile giocare. 
Ma ogni settimana, mi siedo davanti al mio computer … ascolto su internet, o guardo in quelle rare occasioni di web tv. 
Perché? Vivo 8000 km di distanza dal Ceravolo, vicino a Toronto. 
Quindi, perché vado pazzo per il Catanzaro, quando la maggior parte degli altri italiani all’estero sono juventini, milanisti o interisti? 
Perché mio padre è venuto a Toronto da Serra San Bruno. E quando ero un ragazzo, mio padre e mio zio mi parlavano del Catanzaro …da come eravamo diversi, semplicemente per non tifare le squadre “grandi” … A proposito di quanto è stato importante il Catanzaro per tutta la Calabria. 
Quindi io sono qui a causa di mio padre … 
E 20 anni fa, ho anche ricevuto una diagnosi di cancro (linfoma). Avevo 19 anni … 
Ora, io sono stato benedetto con tre splendide figlie. E sapete una cosa? Loro mi hanno chiesto di questa piccola squadra di calcio che nessuno altro ne parla qui. A scuola, quando i loro amici indossano maglie di Barcellona, o la Juventus … le mie figlie dicono “Noi tifiamo per il Catanzaro!” 
La scomparsa di Carlo mi devastò … sembrava troppo vicino … troppo familiare.  Domani, io ascolterò il nostro Giummo, anche se la morte di Carlo ha mostrato come le cose poco importanti come il calcio possono essere. Ma domani, ascolterò il nostro Giummo, anche perché la morte di Carlo mi ha mostrato esattamente quanto siano importanti queste cose “poco importanti” per lo spirito … per l’anima … per la propria eredità, e per ciò che ci rende vivi.  So che il figlio di Carlo, come egli cresce, avrà il Catanzaro nel cuore, come parte della memoria del suo papà.  Il gesto di Carlo di acquistare l’abbonamenti è andata al di là di servire come ricordo per suo figlio. Ha preso un’intera tifoseria, e ci ha ricordato perché siamo qui … e perché noi siamo diversi. 
RIP Carlo. 
Domani, le aquile voleranno per te. 
Sam

Grazie Carlo.

 

Red

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Redazione

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