È di ieri la notizia dell’ennesimo stravolgimento in casa Napoli. Dopo aver vinto lo scudetto e dopo aver perso l’intero organigramma che aveva portato a quello storico successo, De Laurentiis continua nella sua girandola di cambi alla ricerca di una nuova stabilità. Quasi alla vigilia dell’ottavo di finale di Champions League contro il Barcellona, il presidente azzurro ha deciso di esonerare Walter Mazzarri e di sostituirlo con Franscesco Calzona. Calzona è anche CT della nazionale slovacca, ruolo che continuerà a ricoprire contestualmente con quello di tecnico del Napoli. Il suo è un nome noto dalle parti di Castelvolturno: è stato vice di Sarri dal 2007 al 2018, per cui anche nel triennio del tecnico toscano a Napoli. Era lui ad occuparsi dei movimenti della fase difensiva, il tratto che ha permesso a Sarri, ai tempi di Empoli, di affermarsi in Serie A. Inoltre, è stato anche collaboratore di Spalletti al primo anno sulla panchina dei partenopei.
È un Napoli sempre più calabrese, quindi. Calzona, infatti, è originario di Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia. Si aggiunge così al direttore sportivo Mauro Meluso, nativo di San Giovanni in Fiore ed ex dirigente del Cosenza. Se il cuore di Meluso pende per i rossoblu, Calzona, invece, si è sempre dichiarato tifoso del Catanzaro. A farlo innamorare era stato, manco a dirlo, il piede sinistro di Massimo Palanca, il cui nome sappiamo essere legato in maniera meno fortunata a Napoli.
Un piccolo motivo in più per guardare con simpatia ai prossimi ottavi di Champions League contro il Barcellona per chi ha a cuore la tradizione e la storia del Catanzaro.