Non sono i 29 gol subiti lontano dal Ceravolo contro i soli 5 realizzati, insieme alla peggiore classifica della storia del Catanzaro in trasferta a frenare i tifosi delle Aquile. In oltre trecento si sono recati a Salerno seguendo le strade provinciali e statali, obbligate dalla chiusura per neve o per altri disagi delle altre vie di comunicazione. Encomiabili come sempre i nostri tifosi, il sostegno ai colori non eâ mai mancato in questa stagione maledetta.
Inutile nascondersi dietro frasi di comodo per descrivere la situazione attuale del Catanzaro.
Ultimi in classifica con il solo lumicino della matematica che ci tiene ancora in serie B. Il âpunticinoâ guadagnato ieri serve a salvare lâonore sportivo delle Aquile a Salerno. Ad oggi non ci sono segnali di ripresa evidenti, mentre le altre pretendenti alla salvezza, a turno, chi più chi meno, incamerano punti pesanti.
Con 49 gol subiti siamo una delle peggiori difese che si siano mai viste in serie B, e siamo ancora alla 28â giornata. Eâ dovuto arrivare Ivano Pastore per tenere unito un reparto derelitto, la difesa; anche se composto da almeno due buoni elementi su cinque, Nicola Ascoli e Silvio Lafuenti.
In molti si affannavano a relegare Pastore tra gli âinutilizzabiliâ, perché fuori dal giro da ormai 6 mesi, ed invece il buon Ivano ha saputo dimostrare come sopperire ai limiti, con la grinta e la volontà di fare bene.
Discorso che si potrebbe applicare anche ad un altro assente forzato…? (vi preghiamo di non confondere il bene del Catanzaro, con le questioni personali).
Eâ impopolare fare notare lâamara realtà sportiva che stiamo attraversando, eâ una situazione che mai avrei voluto commentare. Siamo a 9 punti da un possibile spareggio salvezza, e con lâattuale ritmo potremmo contare su 36 o 37 punti per la fine del campionato. Servirebbe una svolta âmiracolosaâ.
Una dirigenza volenterosa e piena di ottimi propositi, non ha compreso per tempo i limiti di un comportamento testardo e controproducente che ci ha condannato ad una annata sportiva umiliante.
Cosa poter fare di costruttivo oggi?
Come prima cosa, continuare a sostenere la maglia partita dopo partita stare vicini alla dirigenza che ha bisogno del nostro appoggio comunque ed a prescindere. Poi potremo iniziare a pensare al futuro, cercando di sfruttare al meglio i sei mesi di vantaggio che purtroppo abbiamo rispetto agli altri.
Suggerire qualcosa di applicabile ai fini del campionato 2004/2005 mi torna difficile.
Eppure una idea ancora mi balena per la testa.
Ormai eâ chiaro che anche i calciatori sono a corto di motivazioni e di speranza concrete. Ci troviamo dinanzi ad uomini navigati e difficilmente dichiareranno pubblicamente che ci sono poche speranze per la salvezza attuale. Questo eâ il loro mestiere e sanno cosa dire.
Perché non provare a motivarli individuando tra di loro un nocciolo portante per la prossima stagione?
Partendo dal gruppo attuale, si potrebbero scegliere quelli che da qui alla fine dellâattuale campionato dimostrano il loro valore. Magari motivandoli in questi termini si può spremere qualcosa di positivo anche da questo scorcio di serie B. E per i piu’ sognatori…
Il mio auspicio eâ rivolto al futuro, fare più punti possibili in B questâanno in vista di una possibile riforma anticipata dei campionati di B e di Serie C, o di altri eventi. Ripartire il prossimo anno con una squadra adeguata alla categoria che ci attende, sfruttando queste partite di serie B che mancano per far giocare insieme il gruppo che potrebbe tornare utile in futuro.
Mancano 6 mesi allâinizio del prossimo campionato, abbiamo un quadro chiaro della situazione attuale seppure giungono voci di salvezza e di imprese alla portata dei giallorossi. Chi le sostiene o conosce qualche segreto che ci permette di salvarci e giustamente non lo dice oppure siamo dinanzi lâennesima prova di testardaggine che ci ha calato in questa situazione attuale.
Spero nella prima opzione, ma razionalmente non riesco a spiegarmelo.
Desidero riportare una frase di un tifoso che ieri ha seguito il Catanzaro a Salerno. Eravamo intorno al 20′ del primo tempo, dopo il rigore fallito dai locali. Antonio mi ha riferito: “Stiamo ancora ridendo del modo con cui la Salernitana ha fallito il rigore. Abbiamo fatto chilometri su strade disastrate consapevoli di cosa ci attendeva in campo oggi, ma siamo qui per tenere in altro le nostre bandiere sempre e comunque. Vogliamo goderci la B fino alla fine, indipendentemente dai risultati di questi pseudo calciatori che ci ritroviamo”.
E’ questo lo spirito del sostenitore del Catanzaro. Noi siamo capaci di ridere anche delle nostre sventure, e nel contempo di trovare gli stimoli che altri, pagati profumatamente per farlo, non riescono a mettere in campo.
Il mio invito eâ rivolto a tutti i sostenitori a stare vicini alle Aquile ed alla Società come sempre fatto fino ad oggi. Nel bene o nel male il futuro del nostro Catanzaro eâ nelle loro mani, sosteniamoli civilmente e manifestiamo le nostre idee consapevoli che le nostre opinioni non hanno valore decisionale. Rispettiamo le decisioni della società anche se sono diverse dai nostri desideri. Questo eâ parte del nostro modo di amare questi colori.
D.P.