Catanzaro– Il caldo e la giornata lavorativa non hanno fermato i tifosi del Catanzaro. Troppo alta la posta in gioco per rimanere a casa. Alle 18 a detta degli organizzatori erano in 500 nel piazzale antistante la biglietteria dello stadio Nicola Ceravolo per manifestare tutta la rabbia per questa situazione che vede come protagonisti i “padroni” dell’Uesse Catanzaro.
La squadra giallorosa, retrocessa in C1 al termine del campionato di serie B, versa in una situazione societaria incerta e rischia di non essere iscritta al torneo se non si procedera’ alla ricapitalizzazione.
Tanta gente, senza distinzione di età, ha partecipato al corteo che si è snodato lungo le principali vie del centro cittadino, semplici tifosi “armati” di sciarpe e bandiere, tutti i club organizzati e gli ultras 1973.
Il calcio a Catanzaro non può finire: 1929 a vita, recitava lo striscione in testa al corteo. Cori, battimani, inviti a non mollare mai, questo il sunto di due ore passione.
Bersaglio dei coloriti cori è stato il gruppo Sinergica (Massimo Poggi e Claudio Parente) che con un eventuale mancata ricapitalizzazione rischia di trascinare il Catanzaro calcio verso il baratro del fallimento.
La manifestazione si è svolta sotto il vigile controllo delle forze di polizia, il tutto si è comunque svolto nel massimo ordine. Intorno alle 20.30 la folla è giunta in Piazza Prefettura dove si aspettava un incontro confronto con le massime autorità politiche cittadine, ma nessuno si è fatto vivo.
Gli organizzatori della manifestazione hanno espresso viva soddisfazione per la riuscita della stessa, anche alla luce dell’incontro tra il Sindaco Olivo e l’attuale Presidente delle Aquile Cavallaro.
Ora si aspettano gli sviluppi a questa mobilitazione che potrebbe diventare permanente.
Molti tifosi che vivono fuori ci hanno fatto pervenire la loro testimonianza, bandiere e sciarpe sono state esposte in diverse città italiane e persino in Giappone.
G.M.A.
La squadra giallorosa, retrocessa in C1 al termine del campionato di serie B, versa in una situazione societaria incerta e rischia di non essere iscritta al torneo se non si procedera’ alla ricapitalizzazione.
Tanta gente, senza distinzione di età, ha partecipato al corteo che si è snodato lungo le principali vie del centro cittadino, semplici tifosi “armati” di sciarpe e bandiere, tutti i club organizzati e gli ultras 1973.
Il calcio a Catanzaro non può finire: 1929 a vita, recitava lo striscione in testa al corteo. Cori, battimani, inviti a non mollare mai, questo il sunto di due ore passione.
Bersaglio dei coloriti cori è stato il gruppo Sinergica (Massimo Poggi e Claudio Parente) che con un eventuale mancata ricapitalizzazione rischia di trascinare il Catanzaro calcio verso il baratro del fallimento.
La manifestazione si è svolta sotto il vigile controllo delle forze di polizia, il tutto si è comunque svolto nel massimo ordine. Intorno alle 20.30 la folla è giunta in Piazza Prefettura dove si aspettava un incontro confronto con le massime autorità politiche cittadine, ma nessuno si è fatto vivo.
Gli organizzatori della manifestazione hanno espresso viva soddisfazione per la riuscita della stessa, anche alla luce dell’incontro tra il Sindaco Olivo e l’attuale Presidente delle Aquile Cavallaro.
Ora si aspettano gli sviluppi a questa mobilitazione che potrebbe diventare permanente.
Molti tifosi che vivono fuori ci hanno fatto pervenire la loro testimonianza, bandiere e sciarpe sono state esposte in diverse città italiane e persino in Giappone.
G.M.A.
