Un monumento intitolato a Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa nel novembre 2009 dalla ‘ndrangheta ed il cui corpo fu bruciato, fatto sparire e ritrovato anni dopo, sarà inaugurato il 3 maggio prossimo a Petilia Policastro, paese natale della donna. Si tratta della prima manifestazione promossa a Petilia in ricordo di Lea.
L’inaugurazione del monumento, voluto dal sindaco Amedeo Nicolazzi, concluderà una mattinata di dibattito al quale parteciperanno il presidente di Libera don Luigi Ciotti, l’assessore al Comune di Milano Franco D’Alfonso, ed il presidente del Consiglio comunale del capoluogo lombardo Basilio Rizzo.
L’iniziativa rientra nell’ambito della “Giornata del coraggio”, che Nicolazzi intende istituzionalizzare per «rendere onore a Lea e a tutte quelle persone che hanno pagato con la vita i loro atti di coraggio» e nel corso della quale sarà sottolineata la forza della figlia di Lea, Denise, che da anni ormai vive sotto protezione. L’invito a don Ciotti e agli amministratori milanesi, invece, nasce dal confronto che vi fu in occasione dei funerali di Lea Garofalo che furono celebrati il 19 ottobre scorso proprio a Milano ed ai quali partecipò, tra gli altri, lo stesso fondatore di Libera.
«Ho deciso di fare questi inviti – ha detto Nicolazzi – perché un conto è parlare di legalità e di coraggio a Milano ed un altro è farlo qua, a Petilia, una realtà difficile ma che non è quello che viene detto fuori dalla Calabria.
Ed è proprio per fare capire a tutto il Paese che Petilia non è una città omertosa e che la grande maggioranza dei suoi abitanti vive nella legalità, che abbiamo promosso questa iniziativa. Certo, c’è da lottare per portare avanti certi principi e sono convinto che don Ciotti, insieme a Libera, che già è presente sul territorio crotonese, potrà darci una mano».
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