La stessa cornice di pubblico che era presente nel primo test contro il Sersale, si è rivista ieri al “Ceravolo” per la seconda amichevole programmata da quando il Catanzaro è rientrato in sede. La squadra schierata ieri da Brevi ha confermato quanto il tecnico aveva dichiarato al termine della prima amichevole, e la stessa cosa l’ha ripetuta ieri in conferenza stampa; “stiamo provando tutti gli uomini per dare minutaggio e sperimentiamo soluzioni tattiche diverse che possono tornarci utili nel corso della stagione”. Contro un buon Guardavalle guidato da mister Calabrese, i giallorossi catanzaresi sono scesi in campo con una sorta di 4-2-4 che spesso si è scontrata contro la rocciosa difesa dei giallorossi avversari. Per tutto il primo tempo c’è stata poco brillantezza, ma è evidente che i carichi di lavoro di questi giorni e le due partite giocate in così breve tempo potevano creare qualche problema.
La difesa è stata confermata in blocco con la sola variante di Squillace inserito in luogo di Catacchini. Scuffia prima e Faraon dopo non sono mai stati impegnati e pertanto la coppa centrale Orchi – Ferraro si è limitata a un lavoro di normale amministrazione. Sia Rigione che Bacchetti non sono stati schierati; il primo per evitare rischi inutili, giacché alle prese con qualche fastidio muscolare, il secondo è in cura e ci vorrà ancora del tempo per vederlo a pieno regime. I due esterni (Calvarese e Squillace) che dovrebbero dare il loro apporto nella fase offensiva non hanno spinto sulle due fasce di competenza e sicuramente questo sarà compito del mister per migliorare questo aspetto. A prescindere dal modulo (quello visto nel primo tempo crediamo che sarà riproposto solo in soluzioni contingenti) nel calcio moderno è necessario che i due terzini arrivino sulle fasce per le classiche sovrapposizioni. Come suddetto giudicare oggi i singoli non è facile e non è nemmeno corretto, perché le gambe ancora non girano a dovere, ma è chiaro che Calvarese dovrà lavorare molto sulla tecnica individuale è lo stesso Squillace o chi giocherà in quel ruolo dovrà acquisire le caratteristiche dei pendolini di fascia in grado di fare le due fasi. Il centrocampo a due schierato nel primo tempo ha visto il giovane Casini (buone potenzialità) e Uliano nel mezzo che per via dell’affollamento in avanti (4 gli attaccanti schierati, sebbene Russotto e Fiore stessero larghi) hanno spesso sbattuto contro centrocampisti e difensori avversari che si limitavano a difendere. Contro avversari più scaltri come quelli che incontreremo in Prima Divisione e che già l’hanno scorso ci hanno fatto tanto male nelle ripartenze, sarà difficile rivedere un centrocampo a due, perché se perdi palla oppure si rilancia un’azione della difesa il rischio di pericolose aprire praterie invitanti è davvero concreto. Russotto largo a sinistra sta bene, però spesso subisce falli che lo rendono nervoso, e siamo in amichevole. A noi piacerebbe un Russotto più libero di svariare, ma anche in questo caso bisognerà attendere perché bisogna trovare i giusti equilibri. Un’altra considerazione da fare è la posizione di Fiore; per tutto il primo tempo schierato largo a destra, pur senza compiti difensivi appare troppo isolato e prevedibile nei suoi movimenti. Nella ripresa quando entra nel vivo del gioco e viene sistemato o nel trio d’attacco a supporto della punta o nel vivo del gioco nella zona nevralgica sembra un altro giocatore. Infine la coppia Fioretti – Germinale che ha giocato insieme nel primo tempo. La loro coesistenza non crediamo diventerà il tormentone del nostro campionato. Giudicare se i due possono coesistere con l’affollamento di uomini in avanti schierati nel prima frazione di gioco non è facile. In un altro modulo i due potrebbero anche essere schierati contemporaneamente perché le caratteristiche dei due attaccanti sono diverse. Fioretti oggi appare più in palla, ma non dimentichiamo che Germinale ha una stazza fisica diversa e pur se sotto porta non sembra essere un fulmine di guerra, le sue capacità di centravanti d’appoggio e di sponda per i centrocampisti e per gli attaccanti che devono inserirsi possono essere sfruttate a dovere. In un primo tempo dove il Catanzaro non ha mai tirato in porta c’è voluto un lampo di Fioretti per sbloccare la partita. Il centravanti romano ha sbloccato la contesa con un fendente di destro dopo una palla messa in mezzo da Calvarese e questo fa capire quanto sia pericoloso il bomber quando sta nel cuore dell’area avversaria. Per questo motivo crediamo che quando Germinale entrerà a regime, se vogliamo vederli insieme dovrà essere l’ex centravanti del Benevento a uscire dall’area di rigore per fare il cosiddetto lavoro sporco. La ripresa ha visto un Catanzaro schierato in campo con una predisposizione diversa e alcuni suoi uomini (Uliano e come dicevamo sopra Fiore) ne hanno tratto vantaggio facendosi notare, entrando nel vivo del gioco. Ottima impressione (lo avevamo già segnalato contro il Sersale) ha destato Marchi entrato nella ripresa (insieme a Corso e ai due giovani Ferraro e Mallamaci) che appare al momento insieme a Benedetti (che ieri non ha giocato) uno dei punti fermi dello schieramento di Brevi. Un fendente di Squillace ha chiuso la contesa su 3 a 0. L’ultima considerazione la facciamo sulle palle inattive; non ci riferiamo a quelle a nostro favore dal limite dove abbiamo buoni tiratori. Alcune punizioni calciate da Russotto nel mezzo dell’area di rigore, spesso non sono state sfruttate a dovere, sia dagli attaccanti che dai difensori scesi a dare manforte. Il prossimo appuntamento è per Ferragosto a Soverato, contro la Nausiacaa, compagine che milita anch’essa nell’Eccellenza, nata dalla fusione fra Soverato e Montepaone. Sarà l’occasione di rivedere all’opera gli uomini che con la giornata di riposo concessa (i lavori riprenderanno lunedì) e con l’inizio della fase due della preparazione dovrebbero cominciare ad essere più sciolti nei movimenti. Solo allora potremo iniziare a stilare giudizi più sensati. Il 18 Agosto contro la Vigor Lamezia ci sarà il primo impegno ufficiale di Coppa Italia che è previsto alle ore 18,00 al “Ceravolo”. Non sarà un Catanzaro pronto, perché ogni squadra vuole arrivare in palla per l’inizio del campionato, ma per l’ambiente e per la squadra stessa, iniziare con una prestazione positiva potrebbe significare un’iniezione di fiducia non indifferente.
Salvatore Ferragina
Tabellino
Catanzaro – Guardavalle 3-0
Marcatori: nel primo tempo al 36′ Fioretti; nel secondo tempo al 23′ Germinale, 28′ Squillace.
Catanzaro (4-2-4): Scuffia (dal 1’st Faraon); Calvarese (dal 20′ st Mallamaci), Orchi, S. Ferraro, Squillace; Uliano (dal 25′ stCorso), Casini; Fiore, Fioretti (dal 1′ st A. Ferraro), Germinale, Russotto (dal 1′ st Marchi).
A disposizione: Catacchini, Benedetti. Allenatore: Brevi.
Arbitro: Catone di Reggio Calabria.
Note: pomeriggio afoso e nuovoloso,terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori 400 circa.