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Un Catanzaro e un “Ceravolo” di passione che non mollano mai. Ripresa la Cremonese

Scritto da Redazione

Sabato il ritorno a Cremona ma una cosa è certa. In Calabria “la chiesa è tornata al centro del villaggio”

A distanza di soli 72 ore, il Nicola Ceravolo riapre per ospitare la gara di andata della semifinale play off per contendersi il terzo posto che consente l’accesso in serie A, insieme a Parma e Como, giunti rispettivamente primo e secondo nella regular season.

Catanzaro e Cremonese, ovvero la quarta e quinta forza del campionato, si sfideranno allo stadio Zini di Cremona sabato prossimo per la gara di ritorno. Nel “Nicola Ceravolo” ci sono un totale di 12.623 spettatori, con 57 tifosi grigiorossi presenti nella curva Mammì.

VIVARINI DEVE FARE DI NECESSITA’ VIRTU’

La Cremonese di Stroppa è riposata e non ha giocato una partita ufficiale da ben 12 giorni. Inoltre, la profondità della rosa del tecnico grigiorosso è di altissimo livello per la categoria e il tecnico può permettersi di alternare i suoi uomini con il lusso di lasciare in panchina giocatori come Sernicola, Coda e Johnsen, subentrati in seguito e Falletti.

Vivarini ha pochi uomini a disposizione, e alle assenze di Ambrosino, Ghion, D’Andrea, persi durante il campionato, si è aggiunto un altro pilastro come Situm, che ha già saltato il preliminare con il Brescia.

Il tecnico calabrese risponde al 3-5-2 del suo avversario con il 4-4-2 e rispetto alla gara di sabato inserisce Oliveri al posto di Veroli, spostando Scognamillo sulla corsia di sinistra.

PRIMO TEMPO GRIGIOROSSO MA IL CATANZARO C’E

Quando le due squadre entrano in campo, vengono accolte dalle luci degli smartphone che creano un’atmosfera intrigante. Nei primi cinque minuti, il Catanzaro vorrebbe prendere in mano il gioco ma è il centrocampo grigiorosso, guidato con maestria da Vazquez e Castagnetti, a dominare il campo e far girare il pallone, costringendo i giallorossi a una fase di attesa. Il primo squillo è un tiro da fuori di Castagnetti, ma la prima rete arriva da una palla inattiva, con uno schema che sorprende i giallorossi. Vazquez, con troppa libertà, viene trovato in area e il suo tiro cross mancino viene deviato sulla traversa da Scognamillo. Fortunosamente, la palla cade sui piedi di Tsadjout, che la spinge in rete. Siamo al 14° minuto e il Catanzaro si trova in svantaggio. La bravura dei ragazzi in maglia giallorossa emerge proprio in questo momento di difficoltà. La squadra non si scompone, aspetta l’avversario e cerca di essere pericolosa quando ha l’occasione. Per ben due volte ci sono episodi dubbi in area di rigore, con una spinta di Zanimacchia su Biasci, che si apprestava a colpire di testa a colpo sicuro, valutata leggera da Marcenaro e l’arbitro (la solita soggettività), mentre è più evidente su azione d’angolo la trattenuta su Antonini di Bianchetti, ma anche in questo caso non viene fischiato nulla.

PRIMA CIOFANI, CECCHINO CONTRO IL CATANZARO, MA POI IN CAMPO CI SONO SOLO I GIALLOROSSI

 La ripresa sin dall’inizio vede in campo un altro Catanzaro che, malgrado la doccia fredda subita dal bel colpo di testa di Ciofani su cross perfetto di Zanimacchia dopo soli cinque minuti, ha la forza mostruosa di reagire con qualità, energia e volontà di recuperare una partita che sembra compromessa. A proposito del trentottenne Ciofani c’è da segnalare che il bomber nativo di Avezzano sembra avere un conto aperto contro il Catanzaro. Sei le sue reti d’avversario che risalgono dai tempi di quando giocava a Gela, poi con la Cisco Roma, con il Frosinone e ieri.

Con il Catanzaro sotto di due reti, Vivarini in panchina non interviene con i cambi. Il motivo è semplice: d’ora in avanti si giocherà in dodici, perché scende in campo il pubblico del Ceravolo. Il coro “Sempre con te” e il battimani continuo coinvolgono tutti i ragazzi in campo, che spinti dal loro pubblico gettano il cuore oltre l’ostacolo. Un gran destro di Biasci all’incrocio rimette in corsa il Catanzaro dopo solo un minuto dalla rete che avrebbe potuto essere un colpo mortale.

D’ora in avanti è un’altra partita. Entrano Veroli per Scognamillo e un determinato Brignola per Sounas. Il Catanzaro si assesta nella metà campo grigiorossa ed è un piacere vederlo giocare. Ad ogni azione si ha la sensazione che possa esserci un goal. La rete arriva al 68° dopo una discesa di Oliveri che salta Abrego e un contrasto di Iemmello con Ravanelli, la palla termina sui piedi dell’ex beneventano che segna a porta sguarnita, facendo esplodere il Ceravolo.

Ma il Catanzaro non si accontenta. Entrano Pompetti e Donnarumma al posto di Pontisso e Biasci, e successivamente entra anche Stoppa per il capitano Iemmello. Le occasioni da rete fioccano. Un miracolo di Saro riesce a respingere su Donnarumma, servito magistralmente da Pompetti, mentre l’estremo difensore avversario è ancora più fortunato quando Donnarumma colpisce un palo clamoroso a portiere battuto. Il Catanzaro attacca sempre, sia da destra che da sinistra, e anche nei sei minuti di recupero crea azioni interessanti. Al triplice fischio il 2-2 ha il sapore di un’impresa.

A CREMONA SENZA PAURA ANCHE PERCHE’ GIOCHEREMO IN DODICI

Fra tre giorni saremo di nuovo in campo, questa volta in trasferta al Giovanni Zini di Cremona. Come sempre, in questi pochi giorni che rimangono per preparare la partita, dovremo concentrarci soprattutto sul recupero delle energie. Dal punto di vista tecnico, inizialmente la Cremonese era data per favorita, essendo indubbiamente una squadra di alto livello e lo è oggi ancora di più avendo a disposizione due risultati su tre per passare il turno.

Tuttavia, il Catanzaro, che durante la stagione regolare ha già vinto otto volte in trasferta, non ha nulla da perdere. Potrà affrontare la partita con spensieratezza, partendo dal secondo tempo di ieri in cui ha dominato una squadra molto forte.

Inoltre, ha un’altra arma che non va sottovalutata. Anche se giocheremo in trasferta con un pubblico ostile, quando i giocatori alzeranno lo sguardo verso la Curva Nord dello Zini, troveranno un popolo pronto a sostenerli e ad applaudire, indipendentemente dall’esito finale. Tutti saranno considerati artefici di questo splendido biennio che ha permesso al Catanzaro di rappresentare nuovamente “la chiesa al centro del villaggio” in Calabria.

Redazione 24

 

 

 

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