Ha ottenuto un prestito di appena trecento euro per pagare alcune bollette, ma è finito in un vorticoso giro di usura con la richiesta di restituire cifre altissime come interesse.
E’ accaduto ad un uomo di Catanzaro che, dopo due anni di angoscia, ha trovato il coraggio di denunciare e fare arrestare gli estortori. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Stazione di Catanzaro Principale, la vittima avrebbe chiesto trecento euro in prestito dopo avere perso il lavoro. Soldi necessari per pagare alcune bollette nel giugno 2015.
Da quel momento, però, sarebbe iniziato il calvario. A novembre dello scorso anno, la vittima avrebbe restituito la somma con 50 euro in più per la “cortesia” ricevuta. Ma gli strozzini, R.L, 32 anni, e S.I., 36, entrambi di Catanzaro, hanno avanzato ulteriori richieste, con danneggiamenti alla propria autovettura, minacce telefoniche ed altro, fino a sollecitare il pagamento di 650 euro come interessi maturati.
A quel punto, dopo mesi di angoscia, la vittima ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri che hanno organizzato una trappola per la consegna del denaro. L’uomo si è presentato all’appuntamento con gli usurai per consegnare il denaro e, quando è avvenuto lo scambio, i militari sono intervenuti bloccando i due responsabili. Entrambi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con l’accusa di usura ed estorsione, in attesa dell’udienza di convalida.