Accogliamo con estremo favore le notizie apparse sulla stampa locale circa l’imminente riapertura dei locali ospitanti l’ ex Centro Militare di Medicina Legale di Catanzaro. Da quanto appurato dal comunicato del governatore Agazio Loiero, nella struttura militare verrà istituito un “Reset Centre” per la riabilitazione privilegiando il personale militare, ma anche al servizio dei calabresi bisognosi di specifiche cure. L’evento non fa altro che inorgoglire l’intera UILPA Difesa di Catanzaro, che ha rispolverato la problematica ultimamente finita nel dimenticatoio delle coscienze della classe politica calabrese , ribadendo l’importanza di riavere nuovamente una Commissione medico- legale nella città Capoluogo di regione.
UILPA su riapertura ex ospedale militare ok al Reset Centre ma …
riceviamo e pubblichiamo
“RIAPERTURA EX OSPEDALE MILITARE: SI AL RESET CENTRE MA VENGA RESTITUITO AI LAVORATORI DELLA DIFESA”
Restiamo però se da un lato soddisfatti, in quanto l’evento è il corollario di un’azione che ha visto anche formazioni politiche locali fortemente impegnate a denunciare la soppressione dell’Ospedale Militare come scippo per Catanzaro ma più in generale per l’intera regione, dall’altra parte però è difficile comprendere come il centro riabilitativo verrà gestito e se i lavoratori del comparto Difesa verranno re-impiegati e le loro capacità valorizzate nella nuova struttura come accadeva nel vecchio C.M.M.L. di piazza Stocco. Infatti nel comunicato stampa diramato dalla Regione Calabria e da quanto appreso negli ambienti romani di via XX Settembre è tacitamente ammesso che le funzioni medico-legali che aveva prima il nosocomio militare non verranno riattivate e per tanto tali competenze rimarranno stabili a Messina, ma soprattutto più sospetta è la parte in cui si recita che la Regione Calabria dovrà individuare un “soggetto attuatore” del progetto per il centro riabilitativo. Da qui è facile intuire che il Ministero della Difesa metterà a disposizione solo la infrastruttura militare e il resto delle competenze giuridico -amministrative ed economiche verranno affidate al Dipartimento della Salute della Regione Calabria , il quale a sua volta potrà accreditare a soggetti anche privati la realizzazione e gestione del Reset Centre. Questo fantomatico ma realistico scenario, è beffardo quanto offensivo nei confronti in primis di coloro che si sono battuti e ancora si battono affinché Catanzaro possa riavere un Centro medico-legale preservandola da intrusioni “private”ed in secondo luogo nei confronti dei lavoratori del settore che la UILPA Difesa intende tutelare.
E’ impensabile che nel prestigioso “Bosco dell’Osservanza” vi venga impiegato del personale che provenga da altre esperienze lavorative diverse da quello del Ministero della Difesa che per secoli ha impiegato forze ed intelligenze nel disbrigare ,con ottimi risultati , le annose pratiche medico-legali.
Alla luce di quanto detto e tenendo in considerazione della gravità del fatto che le Organizzazioni sindacali di settore come la UILPA Difesa non sono state minimamente interpellate sul contenuto del protocollo d’intesa tra il Ministero della Difesa e la Regione Calabria, chiediamo alle Istituzioni interessate un incontro affinché si chiarisca pubblicamente fin da subito le modalità con cui la Regione Calabria intende riaprire l’ ex Ospedale Militare fugando ogni legittimo sospetto che la gloriosa struttura militare possa finire nella mani della sanità privata, ma cosa che più ci interessa è, nel dichiararci soddisfatti del Reset Centre, che lo stesso venga restituito in primo luogo ai Lavoratori del comparto ; la UILPA Difesa di Catanzaro su questo punto sarà baluardo a difesa degli addetti del settore.
IL COORDINATORE PROVINCIALE UIL-PA DIFESA CORRADO DIDONNA