Con pieno merito Gaetano Auteri e i suoi ragazzi conquistano la finale per l’accesso alla Prima Divisione contro i capitolini della Cisco Roma.
Le due partite giocate contro il Barletta, sul terreno dei pugliesi e oggi in un “Nicola Ceravolo” gremito da circa settemila cuori giallorossi e da circa trecento barlettani al seguito hanno decretato un’inappellabile sentenza: ha vinto la squadra più forte.
Il solito clima di festa ha accompagnato il pre partita di questa sfida di ritorno. I tifosi giallorossi hanno ricambiato l’ospitalità e con il classico giro di campo hanno rinsaldato un gemellaggio bello e storico che le due tifoserie tramandano nel tempo.
Prima della partita la curva e tutto lo stadio ricordando Aldo Cantafio, tifosissimo delle Aquile scomparso in settimana hanno osservato un minuto di religioso silenzio, terminato con un lungo applauso, accompagnato da striscioni degli Ultras e dei Tipsy.
La fumogenata giallorossa (bellissima) che mancava da qualche tempo allo stadio ha accolto le due squadre in campo.
Al calcio d’inizio le due squadre si studiano a centrocampo ma è chiaro che il Catanzaro non vuole adagiarsi sul risultato dell’andata e sin dai primi minuti crea gioco e occasioni. Anche il Barletta non è timoroso e pur non creando grossi pericoli cerca di ripartire non appena ha l’occasione.
Il 24° minuto è quello che chiude la pratica Barletta. Di Cuonzo verticalizza per Montella che dalla fascia destra colleziona un assist al bacio per Lucas Longoni che con il piattone trafigge l’estremo difensore Di Masi.
Da quel momento in poi la partita assume un’altra fisionomia, il pubblico e anche la squadra sono già con il pensiero verso la finale.
La ripresa vede un Catanzaro che controlla senza alcuna difficoltà gli avanti barlettani con Bruno che nel mezzo è stratosferico. Il Barletta sfiora due volte il goal del pareggio, prima con il nostro Benincasa che stava insaccando il più classico degli autogol e poi con un bel colpo di testa di Maricozzo che termina poco al lato sulla sinistra di Vono. C’è da annotare ancora qualche fallo di troppo degli uomini di Sciannimanico e sul finale una gran traversa colpita da Manolo Mosciaro.
Il Catanzaro è in finale, consentiteci di segnalare però una reazione del nostro mister che dalla panchina sino all’ultimo minuto di recupero “cazziava” i suoi uomini per tenerli sotto tensione. Un bravo a Gaetano Auteri è meritatissimo.
Questa squadra oggi ha potuto finalmente capire almeno per il 50% cos’è la vera passione giallorossa, la curva ha tifato ma i minuti finali sotto le note di “The final countdown” ha trascinato tutto lo stadio che per cinque minuti di fila ha applaudito per poi cantare alla fine “Tutti a Roma Alé, Tutti a Roma Alé.”
A proposito, al termine della partita già tutti parlavano della trasferta romana. Molte, moltissime le presenze annunciate. Club, tifo organizzato e semplici tifosi residenti nella Capitale ed in tutta Italia sono pronti a invadere il Flaminio, c’è da credere che la situazione in settimana diventerà molto calda. Ci auguriamo che il numero dei biglietti messi a disposizione sia all’altezza della passione dei tifosi giallorossi. Se qualcuno pensa che 500 biglietti possano bastare, si sbaglia di grosso.
Grazie ragazzi ci avete ridato la gioia e la forza di appassionarci di nuovo al nostro Catanzaro, ora speriamo che altri possano appassionarsi, la fine del tunnel è vicina, dipende da voi, da noi, dai politici, insomma da tutti ma soprattutto da chi può regalare quella tranquillità e un progetto societario serio come i tifosi veri del Catanzaro vorrebbero.
Il servizio di Tg3 Calabria
SF