TURISMO – Flop stagione turistica: Ferro (AN), scuse di Loiero inopportune

Wanda Ferro, assessore del Comune di Catanzaro e figura di spicco della federazione provinciale di Alleanza Nazionale, risponde alle dichiarazioni di scuyse che il Presidente della Regione ha formulato sul Corriere della Sera.

“Il Governatore Loiero – afferma in una nota Ferro – evidentemente antepone la sua personale immagine a qualsiasi interesse per lo sviluppo della Calabria e per il futuro delle attività commerciali di una terra storicamente povera che non riesce a trovare la strada per la ripresa economica”.
“Unendosi al coro di quelli che dicono come sia tutto sbagliato e tutto da rifare ritiene di prendere le distanze dalle proprie responsabilità politiche passate, presenti e quasi certamente future. Non accettiamo l’idea – prosegue l’esponente di AN – che una posizione del genere sia assunta da chi in tanti anni ha rivestito ruoli di primo piano nella politica locale e nazionale, che è stato Ministro della Seconda Repubblica dopo una lunga appartenenza a quel partito che aveva governato la nazione per tutta la durata della Prima Repubblica, ed ancora un uomo al quale gli elettori calabresi hanno affidato la responsabilità, a larga maggioranza, di porre rimedio ai mali atavici della nostra terra. Allora ci dica in sintesi quale iniziativa concreta è stata assunta in questi cinque mesi di gestione a favore dello sviluppo turistico? E perché poi aspettare la fine dell’estate per fare il peggiore spot sulla nostra terra che la storia della Calabria ricordi? Il desiderio di essere assolutamente sincero? L’unica risposta a questi interrogativi sta nella voglia di Loiero di gridare alla nazione che il mare è sporco e le strade sono impraticabili ma tutto questo non è colpa sua”.
“Andate a chiedere il conto al Governo Nazionale oppure alle precedenti Giunte Regionali. Un eccesso di comunicazione – continua Ferro – che può anche essere frutto di una grande macchina della propaganda al lavoro per difendere il non-operato dell’attuale esecutivo. Intanto cominciano a vacillare le prenotazioni per la stagione 2006, i tour operator si dichiarano sconfortati e gli imprenditori incerti fuggono dalla Calabria pensando che non sia il caso di investire in una terra così disgraziata. Questo andrà a danno dell’occupazione, delle ipotesi di sviluppo, dell’entusiasmo della gente, in un momento in cui la Calabria avrebbe bisogno di uomini disposti ad operare, anche in silenzio, per costruire un futuro migliore”.
“Spesso il silenzio è d’oro, e qui siamo al marketing in senso contrario! Adesso quando racconteremo il nostro mare, le albe ed i tramonti – conclude Ferro – nessuno ci crederà più per chissà quanto tempo. A meno che il Presidente Loiero non ritenga di poter fare tra qualche mese una nuova dichiarazione del tipo: adesso potete tornare in Calabria perché ho rimesso le cose a posto. Ma qualcuno gli crederà? E poi, sarà mai vero?”

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Redazione

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