Catanzaro come Portofino. Molti, leggendo l’inizio di questo comunicato, si chiederanno cosa accomuni queste due città di mare. Bene, entrambe non hanno la “bandiera blu”. Sì avete letto bene, Portofino non ha la bandiera blu. Questo cosa significa? Un danno alla perla ligure? Non crediamo. Il mare e i servizi offerti da Portofino sono scadenti? Assolutamente no. Quindi perché il comune di Portofino, capofila dell’omonimo parco e riserva marina, non ha la tanto ambita bandierina blu? Semplice: questo evidentemente è solo un titolo di “facciata”.
Alzi la mano chi, in questi ultimi quattro anni, si è accorto che Catanzaro era bandiera blu d’Europa. Crediamo solo gli organizzatori di feste, festicciole e convegni vari su questo titolo concesso da un ente privato no profit. Avete notato orde di turisti fare la fila per affollare i nostri alberghi e le nostre spiagge? Noi francamente no. Per quale motivo? Perché negli ultimi quattro anni non si è affatto programmato. Si è messa su qualche iniziativa come quella della bandiera blu per illudere (anche se pochi s’illudevano…) che si era fatto qualcosa per il turismo. Se così fosse, allora, i nostri precedenti amministratori dovrebbero avere la compiacenza di tacere. Perchè vuol dire che non sono stati nemmeno capaci di capitalizzare al meglio questo riconoscimento, che ora, proprio loro difendono. Ma come, la bandiera blu che vi affannavate tanto ad issare, non serviva al turismo della città di Catanzaro? E come mai, soprattutto dopo i servizi sulle televisioni nazionali, non siete riusciti a portare a Catanzaro turisti? Semplice, il turista non va (a differenza di Portofino…) dove gli stabilimenti balneari aprivano alla fine di giugno, dove le pulizie ordinarie (almeno quanto ci hanno detto lor signori) si facevano a giugno inoltrato e sembravano straordinarie, dove la disinfestazione, la derattizzazione si faceva a giugno e dove per giungere sulla bellissima spiaggia di Giovino, negli ultimi anni, si dovevano utilizzare delle Jeep visto lo stato indecente in cui versavano la strada e la pineta. E dov’erano “ieri” lor signori che amministravano la cosa pubblica? Dov’erano le associazioni che alzavano bandiera blu e quelle Pro Giovino? Oggi che non hanno più la possibilità di organizzare le festicciole e i convegni, sulla bandierina blu, vorrebbero screditare chi a maggio, quindi con notevole anticipo, ha già adempiuto e fatto quello che non hanno fatto loro negli ulti quattro anni?
Lo si chieda ai titolari dei lidi, che sono pronti ad aprire la stagione il primo giugno, se hanno perso qualcosa per il fatto di non essere bandiera blu. Lo si chieda ai cittadini della nostra Marina se negli anni passati, grazie alla bandiera blu, hanno avuto pulizia, decoro e facilità di accesso al mare. Suvvia, facciamo i seri, di bandiere blu, ce n’é soltanto una in Sardegna, dove arrivano migliaia e migliaia di turisti e Vip da tutto il mondo. E dove si è creato prima il prodotto (leggi: servizi, porti turistici, pulizia delle spiagge, locali in, intrattenimento ecc.) e poi si è promosso il territorio. Non il contrario, dove negli anni passati, campagne pubblicitarie e spot, hanno portato migliaia e migliaia di turisti a scoprire la Calabria che sono poi tornati nei loro paesi lamentandosi per le condizioni delle strade, delle spiagge e dei servizi. Invece di un vantaggio si è procurato un danno al nostro turismo. Quindi pensiamo a fare come hanno fatto in Sardegna; pensiamo alla sostanza invece che all’apparenza. Creiamo il prodotto e le strutture, specialmente a Giovino dove la passata amministrazione invece di predisporre un quartiere turistico con tutti gli annessi e connessi, ha approvato, nell’ultima seduta del consiglio (guarda caso…) una serie vergognosa ed indecente di lottizzazioni di villette destinate alle abitazioni di catanzaresi stessi mascherandole per strutture turistiche! E cancellando dal progetto originario strade e strutture che avrebbero portato veramente turisti….mentre si sacrifica la ricchezza dell’intera città alla ricchezza di pochi! Ecco cosa significa programmare e creare prima di ogni altra cosa il prodotto. Ma noi non abbiamo sentito i vari Passafaro (che si firma come esponente di AN dimenticando di dire che è il presidente di “Catanzaro Damare”), Mungo, Sgromo (che facevano parte della maggioranza della passata Amministrazione che ci ha lasciato questa bella eredità), e Gualtieri (novello “sindaco” di Giovino), fare tante parole. Sarà che l’aver ammainato la loro bandiera brucia ancora; ma niente problemi: basterà recarsi il primo Giugno in uno degli stabilimenti balneari già pronti e tuffarsi nel nostro bel mare per rinfrescare i “brucianti” spiriti.
Associazione Culturale “Petrusinu Ogni Minestra”