TRIESTE – Sconfitta con molti rimpianti per il Catanzaro al âNereo Roccoâ di Trieste. Uno a zero il risultato finale in favore degli alabardati che condanna i giallorossi ad unâimmeritata sconfitta. Le Aquile, sospinte da circa cinquecento tifosi provenienti da ogni parte dâItalia (nel settore riservato ai fedelissimi di Briano e compagni si sono intravisti degli striscioni di Torino, Brescia e Milano), oltre che dalla Svizzera, hanno più volte messo in difficoltà i padroni di casa con le ficcanti incursioni di Carbone e Morello, i quali hanno più volte messo Corona nelle condizioni di andare a rete, ma il n.9 calabrese si è mostrato molto impreciso, fallendo il gol in diverse occasioni a tu per tu con Pinzan. Certo fare gol non è mai facile, ma da uno come Corona, che in altri casi di è dimostrato uno spietato âcecchinoâ dellâarea di rigore, ci s aspetta sempre qualcosa in più.
La prestazione degli uomini di Braglia, quindi non è da buttare anzi, nella partita del âRoccoâ si sono visti dei miglioramenti rispetto alla vittoriosa gara del âCeravoloâ contro il Bari: con la condizione fisica generale della squadra che è in crescendo e finalmente i giallorossi sono apparsi più âsquadraâ rispetto alle precedenti uscite. Inoltre, con una maggiore lucidità sottoporta e con una maggiore solidità del reparto arretrato, che anche nella trasferta in terra friulana ha evidenziato delle crepe, i giallorossi non dovranno temere nessuna squadra che si presenti sul proprio cammino, a cominciare dal match del Ceravolo di martedì contro il Catania delle grandi firme, sempre in attesa che la CAF cancelli quegli assurdi cinque punti di penalizzazione.
La partita. Braglia conferma lo stesso undici iniziale che lo sorso sabato aveva battuto il Bari con la sola eccezione di Alfieri al posto dellâinfortunato Campolo.
Il Catanzaro parte in preda alla paura, schiacciato dal gioco della Triestina. Al 4â Lafuenti compie un grande intervento di piede sul tiro ravvicinato di Moscardelli. Poi il Catanzaro prende coraggio e gioca palla a terra mettendo in seria difficoltà gli alabardati: al 10â Alfieri pesca Caterino in area di rigore, ma lo âstantuffoâ giallorosso, disturbato da Pecorari, spara alto. Allâ11â Morello vede Corona libero e lo serve, lâattaccante di Palermo non è in offside, ma colpisce malissimo la palla che si perde sul fondo. Dopo questa doppia fiammata degli ospiti regna lâequilibrio, che tuttavia viene spezzato al 24â quando da un innocuo calcio di punizione in favore di Godeas e compagni nasce il vantaggio triestino: Lafuenti non si intende con Corona e va a vuoto con Pecorari pronto a spedire la palla in rete. La reazione del Catanzaro non si fa attendere ed un minuto dopo il gol Corona ha la palla del pareggio ma, a porta quasi sguarnita fallisce clamorosamente. La partita poi cala dâintensità e fino al 45â si registra solo unâoccasione per i calabresi con una sforbiciata di Morello che si perde alta sulla traversa.
La ripresa si apre nel segno del Catanzaro: al 47â Caterino crossa al centro per Morello che si vede respinta la sua conclusione in angolo da Pinzan.
Braglia poi inserisce Vicari, Leon e Cammarata, rispettivamente per Dei, Caterino e Carbone, per un Catanzaro decisamente a trazione anteriore. Al 61â Morello imbecca Corona che si fa parare il tiro dal portiere alabardato. Al 71â Lafuenti compie unâaltra prodigiosa parata sul tiro di Moscardelli. Il pipelet giallorosso si ripete un minuto dopo su un preciso colpo di testa da corner di Pecorari e allâ86â quando devia in corner un tiro ravvicinato di Parola. Nel mezzo, al 73â Pinzan è ancora decisivo risolvendo una pericolosa mischia nella sua area.
La prestazione degli uomini di Braglia, quindi non è da buttare anzi, nella partita del âRoccoâ si sono visti dei miglioramenti rispetto alla vittoriosa gara del âCeravoloâ contro il Bari: con la condizione fisica generale della squadra che è in crescendo e finalmente i giallorossi sono apparsi più âsquadraâ rispetto alle precedenti uscite. Inoltre, con una maggiore lucidità sottoporta e con una maggiore solidità del reparto arretrato, che anche nella trasferta in terra friulana ha evidenziato delle crepe, i giallorossi non dovranno temere nessuna squadra che si presenti sul proprio cammino, a cominciare dal match del Ceravolo di martedì contro il Catania delle grandi firme, sempre in attesa che la CAF cancelli quegli assurdi cinque punti di penalizzazione.
La partita. Braglia conferma lo stesso undici iniziale che lo sorso sabato aveva battuto il Bari con la sola eccezione di Alfieri al posto dellâinfortunato Campolo.
Il Catanzaro parte in preda alla paura, schiacciato dal gioco della Triestina. Al 4â Lafuenti compie un grande intervento di piede sul tiro ravvicinato di Moscardelli. Poi il Catanzaro prende coraggio e gioca palla a terra mettendo in seria difficoltà gli alabardati: al 10â Alfieri pesca Caterino in area di rigore, ma lo âstantuffoâ giallorosso, disturbato da Pecorari, spara alto. Allâ11â Morello vede Corona libero e lo serve, lâattaccante di Palermo non è in offside, ma colpisce malissimo la palla che si perde sul fondo. Dopo questa doppia fiammata degli ospiti regna lâequilibrio, che tuttavia viene spezzato al 24â quando da un innocuo calcio di punizione in favore di Godeas e compagni nasce il vantaggio triestino: Lafuenti non si intende con Corona e va a vuoto con Pecorari pronto a spedire la palla in rete. La reazione del Catanzaro non si fa attendere ed un minuto dopo il gol Corona ha la palla del pareggio ma, a porta quasi sguarnita fallisce clamorosamente. La partita poi cala dâintensità e fino al 45â si registra solo unâoccasione per i calabresi con una sforbiciata di Morello che si perde alta sulla traversa.
La ripresa si apre nel segno del Catanzaro: al 47â Caterino crossa al centro per Morello che si vede respinta la sua conclusione in angolo da Pinzan.
Braglia poi inserisce Vicari, Leon e Cammarata, rispettivamente per Dei, Caterino e Carbone, per un Catanzaro decisamente a trazione anteriore. Al 61â Morello imbecca Corona che si fa parare il tiro dal portiere alabardato. Al 71â Lafuenti compie unâaltra prodigiosa parata sul tiro di Moscardelli. Il pipelet giallorosso si ripete un minuto dopo su un preciso colpo di testa da corner di Pecorari e allâ86â quando devia in corner un tiro ravvicinato di Parola. Nel mezzo, al 73â Pinzan è ancora decisivo risolvendo una pericolosa mischia nella sua area.
Pier Santo Gallo