Dalle prime informazioni giunte il furgone ha attraversato i binari in un punto dove c’è un passaggio privato. A bordo ci sarebbero stati alcuni lavoratori di nazionalità romena impiegati nella raccolta di clementine.
Il treno percorreva la linea ferroviaria ionica in località Roganelli, al confine tra i territori comunali di Rossano e Crosia, nel Cosentino. I lavoratori stranieri tornavano da una giornata di lavoro nei campi della Sibaritide, nel territorio del comune di Cassano Ionio. Sono morti tutti sul colpo. L’urto ha sbalzato il furgone una ventina di metri lontano dal luogo dell’impatto.
Una scena ‘’raccapricciante’’: così uno dei soccorritori ha descritto ciò che ha visto arrivando sul luogo dell’incidente. I corpi delle vittime sono dilaniati tra le lamiere della vettura. I vigili del fuoco attendono l’autorizzazione della Procura della Repubblica di Rossano per iniziare la rimozione dei corpi.
Salvi due lavoratori romeni perché erano sono scesi dal mezzo per aprire il cancello del terreno che da’ l’accesso al passaggio sui binari. Secondo una prima ricostruzione di carabinieri e polizia, a bordo del mezzo c’erano altri sei lavoratori romeni che sono rimasti uccisi. I corpi sono incastrati in un groviglio di lamiere e per estrarli occorreranno ore.
Secondo quanto si apprende da fonti delle Ferrovie dello Stato, né i passeggeri che erano a bordo del treno regionale – circa una decina – hanno riportato conseguenze, solo lievi contusioni. Le vittime, dunque, erano tutte a bordo della Fiat Multipla. Quel che rimane del furgone investito è ancora incastrato sotto il convoglio.
Sono tutte straniere le sei vittime. I carabinieri stanno accertando la loro nazionalità, ma dovrebbe trattarsi di romeni, e forse bulgari. ‘’Non hanno avuto alcuna possibilità di salvezza – ha detto all’ANSA il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Francesco Ferace – perché hanno attraversato con l’auto i binari, dopo avere aperto il cancello, nel momento del passaggio del treno’’.
Intanto, la Procura di Rossano ha aperto una inchiesta sull’incidente. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo plurimo e al momento non ci sono indagati, ma si stanno verificando eventuali responsabilità nell’apertura dei varchi per attraversare i binari.
Un gruppetto di cittadini romeni segue da vicino le operazioni di recupero delle salme. Sono quattro e stanno ad alcune decine di metri dal convoglio che ha travolto l’auto con i loro amici.Piangono, si abbracciano tra loro, ma non vogliono parlare col cronista che si avvicina. Sono stretti nel loro dolore e non riescono a fare altro che piangere.
TESTIMONI SUL TRENO – ‘’Non ci siamo accorti di niente. Abbiamo solo sentito un gran botto’’. Così alcuni dei viaggiatori del treno ricordano gli attimi drammatici dell’impatto con un veicolo. Solo poche parole quelle dei dieci passeggeri e dei due ferrovieri che erano a bordo del convoglio, scesi da pochi minuti dal mezzo per essere accompagnati nei luoghi di destinazione in pullman. Quasi tutti sono ancora sotto choc e naturalmente spaventati per quello che è successo.
NAPOLITANO IN CONTATTO COL PREFETTO – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si mantiene in costante contatto col prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, per avere aggiornamenti sull’incidente a Rossano che ha provocato la morte dei sei braccianti agricoli stranieri. ‘’Il Capo dello Stato – ha detto Cannizzaro – mi ha incaricato di esprimere il suo cordoglio per questa tragedia, dicendosi profondamente colpito’’.
RICOSTRUZIONE FS – L’incidente è avvenuto alle ore 17.15 lungo la linea delle Ferrovie dello Stato Metaponto – Reggio Calabria, tra le stazioni di Rossano e Mirto Crosia, nella zona dell’alto Jonio cosentino. Secondo quanto si apprende da fonti delle Fs, all’altezza del chilometro 155+400 il treno regionale 3753 partito da Sibari e diretto a Reggio Calabria ha travolto ad un passaggio a livello affidato e gestito da privati una Fiat Multipla sulla quale vi erano più persone, alcune italiane, altre romene.
TRE IPOTESI – Per chiarire la dinamica dello scontro tra un treno regionale e una monovolume, avvenuto oggi in Calabria, nel quale sono morte sei persone, gli investigatori stanno valutando tre ipotesi: che l’attraversamento ferroviario – una cancellata, e non il tradizionale passaggio a livello con le sbarre – fosse aperto o non assicurato con una chiusura adeguata; che sia stato forzato per raggiungere l’altra parte dei binari, evitando in tal modo un giro molto più lungo; o che il gruppo avesse le chiavi per aprire la cancellata. Particolari sull’accaduto potranno essere forniti dal proprietario del fondo che aveva in affidamento l’attraversamento ferroviario.
MANCATO RISPETTO DELLE REGOLE PER I PASSAGI A LIVELLO PRIVATI – Potrebbe esserci il mancato rispetto delle regole previste nella convenzione per la gestione dei passaggi a livello privati all’origine dell’incidente avvenuto nel tardo pomeriggio a Cosenza. “Il passaggio a livello attraversato dall’automezzo – spiega il gruppo in una nota – è posto lungo una strada privata ed è in consegna a privati con una convenzione a termini di legge. Per informazione si precisa che i privati che gestiscono questo tipo di passaggi a livello hanno l’obbligo di aprirli, per attraversare la ferrovia, solo rispettando determinate regole previste nella convenzione. re che, in questo caso, non sono state rispettate. Le Ferrovie dello Stato Italiane esprimono il loro cordoglio ai famigliari delle vittime”. L’incidente è avvenuto nella tratta tra Rossano e Mirto Crosia, all’altezza del passaggio a livello privato posto al chilometro 155+849 della linea Metaponto-Reggio Calabria.