Quando si dice “tre punti di platino”…! Mai affermazione fu più azzeccata vista la gara casalinga vinta dal Catanzaro ai danni del Sorrento. Ciò cha ha tolto la “zona Cesarini” in quel di Carrara, è stato restituito. Una gara strana nella quale gli uomini di Cozza hanno rischiato tantissimo e sofferto più del dovuto il match, svantaggiati da un manto erboso pesante e ai limiti della praticabilità. Le chiare occasioni da gol avute dagli ospiti, soprattutto nella prima frazione di gara, devono far riflettere mister Cozza. Giuseppe Cosentino voleva a tutti i costi la vittoria e Fioretti lo ha accontentato al novantesimo, nella stessa porta protagonista di un altro novantesimo lo scorso campionato… Quel gol decretò la quasi certa promozione diretta in Prima Divisione, questo consente al presidente del Catanzaro di sorridere per obiettivi realmente mai abbandonati.
Bene fa chi realisticamente parla di salvezza. La storia insegna che è meglio volare basso. L’imprenditore reggino si sforza a tracciare obiettivi votati al campionato “di transizione” con allegata prudenza, ma quest’ultima poco si addice al suo carattere passionale e a conclusione della conferenza stampa post gara si lancia in un pronostico alquanto arduo: la prossima andremo ad Avellino per fare risultato e se possibile per vincere!!! E se poi nelle prossime tre gare faremo due vittorie e un pareggio, magari con il Gubbio… sarà tanto di guadagnato.
A sentire le parole del presidente i più realisti soffrirebbero di orticaria. Ma se molto realisticamente si analizza l’evoluzione della graduatoria da qualche domenica a questa parte, è evidente come il torneo non riesca a trovare un degno leader. Il Catanzaro, pur disputando una brutta gara in confronto alle passate esperienze, ha raccolto tre punti. Buon segno. In altre partite casalinghe, come quelle perse contro Nocerina (soprattutto) e Benevento, pur sbagliando molto meno, ha perso la partita senza peraltro riuscire a mettere nel sacco neanche un punto. Sembra quasi che la classifica attenda il Catanzaro, che gli voglia dare l’opportunità di non stare in Prima Divisione più di un anno (come da tradizione) per ambire ad altri traguardi. Il calcio non è una scienza esatta ed è in questa sua congenita imperfezione che si cela tutto il suo fascino.
Basti ricordare un inverno di circa nove anni addietro, con un Catanzaro che dal freddo invernale post natalizio rintanato al quart’ultimo posto in classifica, a fine stagione raggiunse gli insperati playoff perdendoli poi malamente contro l’Acireale. Il mercato di riparazione ci dirà quali siano realmente le aspirazioni di Giuseppe Cosentino, un uomo al quale mal si addice l’attesa…
Dopo il poker di sconfitte consecutive e la sua assenza, si passò dalle aspettative di gloria alle dichiarazioni di Ciccio Cozza che ufficializzava a tutto il popolo giallorosso i nuovi obiettivi: salvezza tranquilla e anno di transizione. Strada facendo, dopo l’exploit di Perugia e la vittoria interna ai danni del Prato (domenica uscito indenne da Pisa), il pareggio in trasferta in quel di Carrara è stato salutato alla stregua di un’atroce sconfitta. Tutto porta a intravedere che, in fondo in fondo, c’è qualche aspettativa in più di una semplice salvezza.
Certo è che a suffragare il tutto dovranno correre in aiuto i risultati. Avellino (campo difficilissimo) ci dirà di che pasta è fatta realmente questa squadra, passata dalle quattro sconfitte consecutive alla rinascita “post-norciana”. Se realmente le Aquile Giallorosse dovessero espugnare il Partenio e dare così man forte al pronostico di Cosentino, allora anche i più prudenti potrebbero sciogliere le proprie riserve. Avellino sarà un crocevia importantissimo per una tifoseria che certamente anche in terra campana non mancherà di dare il proprio prezioso supporto.
Avanti Catanzaro!
Giuseppe Mangialavori