Quella di stasera è stata una puntata davvero ricca e interessante ne “Il Salotto” di UsCatanzaro.net, un appuntamento sempre più seguito da chi ama il calcio. Il programma si conferma uno spazio importante dove si può parlare e riflettere sul mondo del pallone. Oltre agli opinionisti Gennaro Maria Amoruso, Stefania De Marco, Ernesto Sarno, Angela Rotella, Salvatore Scarfone, Davide Lamanna e Tony Marchese, erano presenti anche due ospiti speciali: Giorgio Marota, giornalista del Corriere dello Sport ed esperto di giustizia sportiva, e Antonio Soda, allenatore ed ex attaccante.
Durante la serata non si è parlato solo delle partite, ma anche dei cambiamenti che stanno trasformando il calcio italiano e quello internazionale. Giorgio Marota ha descritto bene una situazione che inizia a preoccupare. Secondo lui, soldi e visibilità si stanno concentrando sempre di più sulle competizioni europee, lasciando in secondo piano la Serie A e, ancora di più, la Serie B. Questo squilibrio sta portando i calciatori a giocare troppo spesso e i tifosi a perdere interesse, anche perché ci sono troppi tornei da seguire.
Oggi il calcio sembra favorire sempre le stesse squadre, mentre quelle più piccole fanno fatica a crescere. Questo perché mancano i soldi per migliorare le squadre e gli stadi. Marota ha fatto notare che la Serie B viene spesso ignorata, anche se ha tanti giovani talenti e tifoserie molto legate alla propria squadra. Per fortuna, ci sono realtà come il Catanzaro che continuano a farsi notare per il forte legame con il territorio e per l’impegno nel sociale, grazie anche a collaborazioni con associazioni locali e iniziative che aiutano a rafforzare la comunità.
Marota ha aggiunto che proprio da qui si può ripartire: le squadre più piccole dovrebbero puntare a essere ancora più presenti nel territorio, diventando un punto di riferimento anche fuori dal campo. Purtroppo però, il sistema calcio continua a muoversi in una direzione che premia solo le squadre più grandi, lasciando indietro le altre.
Antonio Soda ha dato invece un punto di vista più sportivo, ma molto sentito. L’allenatore ha parlato con grande affetto delle tifoserie del Sud, in particolare di quelle del Bari e del Catanzaro, che per lui sono un vero esempio di amore per la squadra. Ha sottolineato quanto sia importante il calore dei tifosi, specialmente nei momenti difficili.
Parlando del campionato, ha detto di seguirlo con passione e di essere rimasto colpito dal modo di giocare del Catanzaro, che nonostante alcune difficoltà all’inizio, ha dimostrato qualità e grande spirito di squadra. Anche se alcune partite non sono andate come sperato, Soda ha voluto sottolineare la bravura dell’allenatore, che guida con intelligenza un gruppo che può ancora dire molto.
Nel suo intervento, ha anche parlato bene dello Spezia, una squadra giovane ma forte e determinata, che non si arrende mai. Riguardo al Bari, invece, è stato molto chiaro: la squadra non sta giocando come ci si aspettava e sembra soffrire troppo la pressione dei suoi tifosi. Una pressione che può essere utile se gestita bene, ma che in questo caso sembra frenare il rendimento. Secondo Soda, oggi il Catanzaro è più forte del Bari, più compatto e più sicuro dei propri mezzi.
La serata nel salotto di UsCatanzaro.net è stata piena di spunti, emozioni e riflessioni. Si è parlato di calcio in tutte le sue sfumature: non solo come sport, ma anche come realtà sociale, culturale e umana che coinvolge tante persone.
Adesso, però, l’attenzione è tutta per la prossima sfida. Il Catanzaro si prepara ad affrontare il Bari in una partita molto importante per entrambe le squadre. Sarà una gara sentita, combattuta, dove le emozioni non mancheranno. La pressione è tanta, le aspettative sono alte, ma la grinta e la voglia di vivere questa partita fino in fondo sono ancora di più. Il Catanzaro ha dimostrato di avere il cuore, la testa e le gambe per affrontare ogni ostacolo.
Forza Catanzaro!
Maria Luce Bruni