Catanzaro News Il Rompicalcio

Toh! Chi si rivede

Scritto da Redazione

Di nuovo la Cremonese di “El Mudo” Vázquez e Luca Zanimacchia

Il racconto di quel giorno

Il 25 maggio scorso si disputava allo stadio Zini di Cremona la gara di ritorno della semifinale play-off del campionato di Serie B 2023/24. A sfidarsi c’erano la corazzata Cremonese di Stroppa e la sorprendente matricola Catanzaro. La gara d’andata era stata emozionante: si era disputata solo quattro giorni prima al Nicola Ceravolo e, nonostante i giallorossi fossero andati sotto di due reti, Biasci e Brignola erano riusciti a recuperare lo svantaggio. Con un po’ di fortuna in più, le Aquile avrebbero potuto addirittura ribaltare il risultato. Il pareggio per 2 a 2 lasciava qualche speranza al Catanzaro, nonostante le difficoltà dovute alle numerose assenze per infortuni. Indipendentemente da tutto, il pubblico di fede giallorossa organizzava la trasferta in massa, perché la squadra meritava comunque un ringraziamento per tutto ciò che di bello aveva regalato.

La Curva Nord dello Zini è sold-out con 2500 tifosi che colorano di giallorosso il settore, oltre ad altri 500 tifosi presenti in tribuna: sono ben tremila i cuori che battono per le Aquile. Il parcheggio ospiti dello stadio di Cremona è stracolmo e colorato di giallorosso: i nostri sono accolti con la massima correttezza dai tifosi grigiorossi. Quando le squadre entrano in campo, è meraviglioso vedere uno stadio pieno di tifosi che incitano i propri beniamini.

Purtroppo, la partita non va come i giallorossi sperano: la Cremonese si rivela troppo forte rispetto a un Catanzaro stanco e rimaneggiato. I lombardi sono un avversario che può contare su quattro giocatori freschi, grazie alla profondità della rosa grigiorossa. Sin dai primi minuti, la partita si indirizza a favore dei locali, lasciando poche speranze ai tifosi delle Aquile.

Il fattaccio

È al dodicesimo minuto del primo tempo che accade però qualcosa di fastidioso, che fa male più della (meritata) sconfitta per 4 a 1 che decreterà la vittoria dei lombardi. Vázquez scaglia un potente sinistro dal limite dell’area e il pallone termina all’angolino alle spalle di Fulignati, proprio sotto la curva dei tifosi del Catanzaro. È un gran gol ed è ovvio esultare per aver sbloccato il risultato in una sfida così importante. Ciò che stona, però, è quanto accade immediatamente dopo la rete: la corsa di Franco Vázquez, che si inginocchia per esultare davanti ai tifosi catanzaresi, risulta provocatoria e fastidiosa. Un comportamento che mal si addice a un calciatore di tale calibro, che ha avuto una carriera luminosa e che ha anche fatto parte della Nazionale Italiana.

I compagni corrono ad abbracciarlo, ma l’esultanza di un altro calciatore grigiorosso, Luca Zanimacchia, risulta ancora più scorretta e provocatoria. Il gesto è davvero volgare, raro da vedere nella vita normale e ancor di più su un campo di calcio, dove la sportività e il rispetto per gli avversari dovrebbero essere la norma. Il toccarsi le parti intime in segno di scherno e di manifestazione di superiorità, rivolto verso la curva giallorossa, è qualcosa su cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso e qualificare l’uomo per quello che è. Vale comunque la pena sottolineare che i tifosi giallorossi, sia nella gara d’andata, sia in quella di ritorno, non avevano commesso alcun atto che potesse giustificare tali reazioni.

L’episodio di Iemmello

Qualcuno dirà che applichiamo due pesi e due misure nel giudizio, dato che il nostro capitano Pietro Iemmello nel campionato precedente aveva fatto un gesto analogo: per quanto deprecabile, quell’esultanza non era rivolta verso gli avversari, ma rappresentava una “sfida” tra il beniamino catanzarese e l’allora DG Diego Foresti: “Il mio era un gesto nei confronti del direttore, secondo il quale oggi non sarei riuscito a raggiungere la cifra dei quindici gol – dichiarò subito dopo, con la conferma dell’interessato – quindi era un gioco tra me e lui“.

Quella musica per coprire i cori

Al racconto di quella semifinale playoff aggiungiamo che a fine partita, mentre la squadra giallorossa era sotto la curva e i tifosi ringraziavano i propri beniamini con cori e incitamenti, un addetto alla gestione dell’impianto audio dello Zini (forse lo stesso speaker) volontariamente sparava ad alto volume musica, per coprire quella bellissima manifestazione di amore per le Aquile. Possiamo concludere che qualcuno della Cremonese ha vinto meritatamente, ma ha sicuramente perso in termini di sportività.

Di nuovo contro

Ci ritroveremo venerdì, perché il calcio è questo. In finale, la Cremonese è stata battuta dal Venezia e ora, ancora una volta con i favori del pronostico, ritorna al Ceravolo, ma sempre nel campionato cadetto. Di certo, il pubblico catanzarese si è sempre distinto per civiltà e non si renderà partecipe di episodi poco edificanti come quelli descritti.

Redazione 24

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

3 Commenti

Scrivi un commento