Al momento il bilancio del terremoto che ha colpito in particolare la provincia di Modena è di 15 morti certi e 12 dispersi. Lo ha detto il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri al termine di un incontro con il capo della Protezione civile Franco Gabrielli e del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani al Centro unificato di protezione civile. Al momento non è possibile fare una stima degli sfollati: “La gente è scossa e smarrita – ha detto Gabrielli – un punto sarà possibile farlo entro sera”.
Continua a tremare la terra nel cosentino e, soprattutto, nel Pollino. Stamani, infatti, si sono registrate altre scosse di terremoto, l’ultima nelle prime ore del mattino, in cui si è manifestata la totale preoccupazione nella gente dell’area interessata e non solo. E’ aumentata, infatti, la preoccupazione anche negli abitanti dell’intera Provincia di Cosenza, dopo il terremoto di queste ultime ore, i quali stanno vivendo momenti di ansia per il forte sciame sismico in piena fase di evoluzione. Questi, dopo aver appresso dai mass-media la notizia delle diverse scosse di terremoto di magnitudo 4.3 e 3.2 registratesi ai confini tra la Calabria e la Basilicata, si sono allarmati per il manifestarsi del fenomeno naturale che, in particolare, ha interessato i comuni di Castrovillari, Frascineto e Morano Calabro. In questa vasta zona, dunque, si stanno vivendo momenti di panico, oltre di terrore, in cui la gente, in diverse circostanze, si è riversata precipitosamente per le strade, in luoghi aperti e lontano da possibili crolli di strutture in cemento armato, spaventata per il susseguirsi del fenomeno tellurico. I Vigili del Fuoco, comunque, stanno effettuando, in queste ore, una serie di sopralluoghi nei tre comuni interessati dal sisma per verificare se le scosse abbiano causato lesioni sia agli edifici scolastici e sia alle diverse abitazioni. Sul posto, tra l’altro, è presente anche la Protezione Civile, con uomini e mezzi, in sostegno della popolazione. La Calabria, purtroppo, è ritornata a tremare che, ad ogni modo, ha alimentato ulteriormente la preoccupazione nell’intera popolazione calabrese. Nel Pollino, in meno di un anno, si sono registrare ben 550 scosse telluricheche, per fortuna, non hanno portato danni né a cose né a persone. Rimane, comunque, alta la tensione in tutti i comuni del cosentino.