Avversario di turno

Ternana-Catanzaro: il derby trita-allenatori

Sette tecnici per due panchine e una stagione da dimenticare

La
Ternana più rattoppata della stagione contro il Catanzaro più
rattoppato della stagione. La classica partita di fine anno per due squadre che
hanno chiuso il campionato con largo anticipo. I giallo-rossi di Bolchi ampiamente retrocessi da più di una decina di
partite. I rosso-verdi di Brini già salvi da diverse giornate, ma mai in
lotta per entrare in zona play-off. Una stagione da dimenticare per una
Ternana, partita con l’obiettivo minimo della salvezza, ma con la
certezza di poter ambire a un traguardo più prestigioso. Invece,
l’ambiente umbro ha triturato un imbarazzante numero di allenatori,
riuscendo nella non facile impresa di superare i tormenti di Princi e Parente. Di qua Braglia,
Cagni e Bolchi. Di
là Verdelli, Valvassori, Brini e il “Caronte”
Tobia, ternano doc,
chiamato a traghettare la squadra tra una gestione e l’altra. Con tanti
saluti a programmazione e buonsenso.

IL CAMPIONATO – La Ternana ha giocato un campionato molto
costante, nonostante i numerosi scossoni in panchina. Attestata a metà
classifica, non è riuscita a compiere lo scatto in avanti per inserirsi
nella corsa per la seria A, ma non si è lasciata risucchiare nei gorghi
della bassa classifica. Solo due vittorie nelle ultime tredici partite (contro
Ascoli e Crotone) alimentano il rimpianto per quel che poteva essere e non
è stato, vista l’andatura lenta delle prime. Il patron Longarini ha dovuto gestire una situazione complicata. Dopo
l’esonero di Verdelli e i capricci di Vavassori,
sembrava Brini l’uomo giusto. Invece, ad un sospiro dalla chiusura del
campionato, un altro inspiegabile esonero, con la panchina di nuovo affidata al
tappabuchi Tobia, bandiera ternana, sempre pronto nei momenti del bisogno. La
società rosso-verde è già proiettata sulla prossima stagione.
Nuovo DS (si parla di Pesce, ex Lanciano), nuovo allenatore (in pole Gustinetti, a ruota tre “outsider”: Indiani
della Massese, Pellegrino del Lanciano e Ballardini della Samb) e
rifondazione prevista nei quadri tecnici, con la quasi sicura partenza dei due gioiellini di famiglia, Kharja e Jimenez. Lanciati dalla Ternana, cui devono molto, sono
pronti per il grande salto nella serie superiore. Per il primo, in scadenza di
contratto l’anno prossimo, l’addio appare certo visto
l’interesse della Lazio. Per il cileno, maggiormente appetito e autore in
settimana di una doppietta decisiva contro il Venezuela, si muovono con cautela
le grandi, ma il contratto tutela ancora la Ternana che potrebbe anche
attendere una levitazione del cartellino.

LA SQUADRA – Difficile parlare di schieramenti e di
tattica a poche ore da una partita inutile e dalla fine del campionato. Si
può invece tirare un bilancio su una stagione che poteva essere diversa
per la Ternana, ma che incomprensioni, fragilità e inesperienza hanno
fatto naufragare. Una squadra di talento, ma senza la necessaria convinzione
per puntare in alto. La riscoperta di Mario Frick,
dimenticato all’inizio e ripescato da Brini, ripagato con 14 gol, non ha
nascosto l’ennesima delusione di Comandini.
L’incostanza di Jimenez (comunque autore di
dieci gol) e di Kharja, talenti sicuri ma sbiaditi in
un campionato come la serie B dove la tecnica difficilmente emerge sulla corsa
e l’atletismo. L’addio di Migliaccio, mastino di centrocampo, ha
pesato su una difesa fragile e rinforzata a gennaio da un ex giallo-rosso,
Monaco, mal digerito da Cagni. Una serie di fattori
per spiegare una stagione che si conclude al “Liberati” contro un
Catanzaro baby, con Tobia che dovrà fare a meno di Di
Deo (squalificato), Troise, Monaco, Russo e Peluso (infortunati). Di ritorno dalle nazionali Jimenez e Frick potrebbero
salutare il pubblico, mentre Kharja non ci
sarà. Probabile inserimento in difesa di Martinelli
(arretrato rispetto al 3-4-1-2 di Brini) a destra e di Zanotti
a sinistra con Fattori e Montero centrali davanti a Berni. A centrocampo ci saranno Frara
e Colasante con il 18enne Candreva
probabile titolare dal primo minuto. Jimenez dovrebbe
imbeccare le due punte Frick e Rabito,
ma sono possibili altri innesti di giovani.

Probabile formazione (4-3-1-2): Berni; Martinelli, Montero, Fattori, Zanotti; Colasante, Frara, Candreva; Jimenez; Frick, Rabito.

I PRECEDENTI – Nove i precedenti in tutto tra le due
squadre, gli ultimi due in C1. Quattro le vittorie umbre, altrettanti i
pareggi, un solo successo per il Catanzaro, firmato da Musiello
36 anni fa. L’ultimo precedente in B è del 1978: vinse la Ternana
2-1 con i gol di Pagliari, De Rosa e Groppi. Lo 0-0
del 1984-85 valse la promozione al Catanzaro di Fabbri. Il 2-2 del 1991 è
quello del caso-Chiarella, dell’illecito e della
retrocessione in C2. 8 a 5 il bilancio delle reti a favore dei rosso-verdi.

L’ANDATA – Pesantissima e dai risvolti amari la gara
d’andata al “Ceravolo”. Forse la sconfitta
più dura da digerire per i tifosi. Una squadra arrendevole e già destinata
alla retrocessione, nonostante proclami di mercato, rinforzi in arrivo e un
girone di ritorno intero da giocare. Quel risultato sembra già una
condanna. 1-4: una sentenza dura e meritata. Pronti, via e dopo undici minuti
la partita è già in freezer con i due gol di Frick
e Jimenez. In mezzo Vicari avrebbe la palla per il
pari, ma a porta vuota calcia alto. Dopo mezzora il terzo gol, ancora di Frick su assist di Comandini. Il
Catanzaro è K.O. e la Ternana non infierisce. Nella ripresa Miceli accorcia
le distanze, ma dopo pochi minuti Giannone, lanciato
da Kharja, sigla il 4-1 che chiude definitivamente la
partita. La fiducia in Cagni è già agli
sgoccioli. La bottiglietta che piove dai distinti ne è una prova
lampante, sia pur incivile.

I TIFOSI – Pochi e disillusi, in questa stagione i
sostenitori rosso-verdi hanno assistito al valzer della panchina con relativo
disinteresse, ma non hanno digerito la doppia batosta nei derby col Perugia. In particolare lo 0-4 del “Curi” ha
definitivamente allontanato i tifosi oltre che i sogni di gloria ternani. Meno di mille gli abbonati, meno di 4.000, in
media, gli spettatori presenti al “Liberati”. Una stagione da
dimenticare in fretta.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

 

P.S.:
un saluto, un ringraziamento e un arrivederci al prossimo anno per i lettori di
questa rubrica, per gli amici del Forum e per tutti i tifosi giallo-rossi,
delusi da una stagione incredibile, ma pronti a rimettersi in marcia per riconquistare
la serie B.

Autore

Redazione

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