Costano cari i due errori difensivi del primo tempo al Catanzaro, che si ritrova subito sotto di due goal, davanti a una Ternana che non stava facendo nulla di trascendentale. Al 22esimo e al 26esimo la doppietta dell’uruguaiano Avenatti, prima su azione d’angolo dopo un’uscita errata di Bindi; il corner era stato provocato dallo stesso portiere catanzarese con una inopportuna respinta; poi su un disimpegno sbagliato di Ferraro, che dava l’opportunità ad Antenucci di calciare a tu per tu con Bindi; la conclusione dell’attaccante umbro terminava sul palo e da due passi Avenatti ribadiva a rete.
Nel corso dei novanta minuti il Catanzaro non ha per niente sfigurato e senza gli errori marchiani dei singoli, forse poteva essere un’altra partita.
Pur dimostrando dei limiti nella fase d’impostazione e di circolazione della palla, con conseguente difficoltà nelle conclusioni a rete, ha ben tenuto il campo, ma alcuni meccanismi (specie l’uscita con palla al piede dalla difesa) vanno rivisti necessariamente. Meccanismi che devono essere limati e perfezionati quando tutti gli uomini entreranno in forma.
Infatti, non tutti gli atleti di Moriero sono ancora al top, in particolare quei calciatori che hanno una stazza fisica imponente, compreso Kamara che si è reso pericoloso una sola volta dopo un’incursione di Di Chiara.
Da migliorare la fase di circolazione della palla (come dicevamo sopra) specie nella parte difensiva: dovenella ripresa alcuni errori potevano costare cari.
Nel secondo tempo è entrato sin da subito Barraco per uno spento Martignago. Il Catanzaro ha manovrato meglio nella zona nevralgica del campo e ha più volte messo alle corde gli uomini di Tesser. Vacca è salito in cattedra a dirigere le operazioni nella zona nevralgica. Maiorano è entrato in campo per Pacciardi e a cinque minuti del termine, Russotto ha rilevato Kamara.
Di Chiara ha spinto spesso e volentieri a sinistra ma i suoi cross sono stati intercettati dall’estremo difensore avversario. Dopo il pericolo creato da Kamara, Barraco con un tiro a giro ha sfiorato il palo e precedentemente Pagano per poco non è arrivato in tempo su un cross di Di Chiara.
Il meritato goal dei giallorossi è arrivato però troppo tardi. Grande verticalizzazione di Barraco per Pagano (insieme a Vacca il migliore) che batteva Brignoli dopo averlo fatto sedere con una finta. Nel recupero ancora Pagano per poco non sfiora il clamoroso pareggio con un difensore rossoverde che s’immola alla disperata.
Il Catanzaro esce a testa alta dalla Tim Cup, ma i cinquanta tifosi che hanno raggiunto Terni partendo dalla città capoluogo, cantano lo stesso, dopo averlo fatto per tutti i novanta minuti.
Red