Il momento è finalmente arrivato. Domenica alle 16:30 il Catanzaro ripartirà per la nuova stagione di Serie C. A far visita alla banda di Auteri arriva il Teramo di Bruno Tedino.
Le due compagini si sono incontrate già 8 volte e il Catanzaro è in netto vantaggio negli incontri con ben 4 vittorie mentre il Teramo non ha mai né espugnato il “Ceravolo” né siglato una rete, gli altri 4 risultati invece hanno riportato il segno X.
Gli abruzzesi sono una squadra molto temibile. In estate hanno affidato la panchina a Bruno Tedino e hanno rinnovato ampiamente la rosa con l’obiettivo di provare a sorprendere le big del campionato.
Come detto, il Teramo di Bruno Tedino ai nastri di partenza è sicuramente una delle realtà più interessanti del Girone C. Senza il blasone e i mezzi di squadre più attrezzate come Catania, Bari o Reggina, gli abruzzesi hanno puntato su un allenatore di principi e non di adattamento.
La storia di Tedino è piuttosto nota. Smette col calcio giocato a ventidue anni a causa di un infortunio e inizia ad allenare tra i professionisti a Novara. Nel 2013 arriva la chiamata nell’Under 16 della nazionale.
La sua carriera decolla negli anni di Pordenone, tra il 2015 e il 2017 in Serie C, durante i quali raggiunge in maniera inaspettata un secondo e un terzo posto. In entrambe le stagioni perderà le semifinali playoff contro la squadra poi promossa in B: prima il Pisa poi il Parma.
I ramarri sorprendono tutti e nonostante la categoria propongono un calcio davvero piacevole ed efficace, fatto di possesso palla, scambi di posizione e combinazioni tecniche di alto livello. Arriva così la chiamata del Palermo di Zamparini, con cui aveva già collaborato a Venezia. Due annate difficili, entrambe culminate con l’esonero: il primo ad aprile 2018, il secondo nel settembre dello stesso anno, un classico per il presidente rosanero.
Tedino riparte così da un contesto meno caotico, che punta a crescere con i suoi insegnamenti e la sua capacità di valorizzare la rosa attraverso i principi di gioco. Una fiducia confermata dall’allenatore stesso al momento della presentazione: «Mi hanno messo al centro del progetto. Avevo altre proposte, anche con amici, ma mi ha colpito la frase che ha detto Iachini: “la squadra falla pure tu”».
Tra gli acquisti più importanti c’è effettivamente un fedelissimo del tecnico trevigiano: Riccardo Martignago, attaccante protagonista negli anni di Pordenone. L’ex Catanzaro era un riferimento chiave nel 4-3-1-2 dei ramarri, veloce palla al piede e in grado di muoversi verso l’esterno per dare continuità alla manovra. Oltre a lui, sono giunti innesti di qualità assoluta, sopratutto a centrocampo, sintomo dell’ambizione di controllare il pallone e il contesto della partita.
Dalla B sono arrivati infatti Arrigoni e Mungo. Il primo ex capitano e regista del Lecce di Liverani, altra squadra abituata a dominare con precisione il possesso. Mungo invece, ex Cosenza, è una mezzala brevilinea e dinamica dall’ottima tecnica, davvero un bel colpo per la categoria. Se Arrigoni dovrà dettare il primo passaggio e congiungere difesa e centrocampo, Mungo invece dovrà muoversi e condurre palla per connettere il primo possesso con la fase di rifinitura.
Altro fuoco creativo per gli abruzzesi è Minelli. L’ex Fiorentina è un trequartista di appena un metro e sessantaquattro, ma con una tecnica davvero notevole. Insomma, il Teramo ha talento a sufficienza nei piedi per esprimere i dettami di Tedino. In situazione di emergenza poi si può contare sui centimetri dell’ex Catanzaro Saveriano Infantino, lo scorso anno per caratteristiche poco adatto alle esigenze di Auteri.
(00:29 Classico scambio palla avanti palla indietro del 4-3-1-2 culminato con lo splendido gol di Mungo)
Al “Ceravolo” il Teramo dovrebbe disporsi con un 4-3-1-2, ma Tedino in passato ha già usato moduli diversi: a Palermo per esempio ha adottato soprattutto il 3-5-2. Più dei numeri, il tecnico come detto è attento ai principi.
Le sue squadre sanno esprimere fitte trame di possesso, volte a smagliare le difese e occupare la trequarti offensiva con molti uomini. In fase difensiva Tedino ha spesso proposto il pressing alto, proprio come il Catanzaro: potremmo allora assistere a una partita giocata a ritmi alti, evento raro per la Serie C.
Tedino si presenterà molto probabilmente con il 4-3-1-2 citato sopra, tra i pali troveremo Tomei, la difesa sarà composta da Cancellotti a destra, Piacentini e Cristini al centro e Tentardini a sinistra.
A centrocampo Lasik, Arrigoni e Santoro, mentre in attacco Mungo agirà dietro le due punte Minelli e Martignago con l’ex Infantino pronto a far male dalla panchina.
Auteri e Tedino sono due allenatori tra i più riconoscibili della categoria e domenica assisteremo a un confronto interessante innanzitutto dal punto di vista tattico. Due tecnici con ambizione di controllo della palla, abituati a cercare subito l’aggressione una volta perso il possesso. Il Catanzaro è superiore, ma giocatori come Minelli, Martignago e Mungo in mano a Tedino rischiano di diventare un pericolo per chiunque.
Probabile Formazione 4-3-1-2: Tomei; Cancellotti, Piacentini, Cristini, Tentardini; Lasik, Arrigoni, Santoro; Mungo; Minelli, Martignago. All. Tedino
Luca Pagano e Emanuele Mongiardo
Mungo è di Isola C.R. , tifa il Catanzaro, mi sarebbe piaciuto molto vederlo giocare con noi, peccato….
se gioca a teramo ,,,potrebbe vestire tranquillamente la maglia del catanzaro ,,,dovremmo stare attenti ai giocatori vicini ai nostri colori ,,,foresta e’un leader indiscusso a carrara ,,,comunque adesso testa al Teramo ,,inizia una nuova stagione e sara ‘senza se e senza ma…. una BBuona Annata
Buon campionato a tutti noi!!!
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