Il comitato “Salviamo il Teatro Masciari” (StM), di Catanzaro ha presentato formale richiesta di accesso agli atti, presso il Comune del capoluogo, per vederci chiaro dopo “le risposte, insoddisfacenti, fornite dal sindaco alla richiesta di un aggiornamento reale e veritiero sullo stato della pratica e dopo che la proposta di incontro, fatta pervenire successivamente dallo stesso Abramo al Comitato e da questo prontamente accolta, non ha avuto alcun seguito fattuale”.
Per questo motivo, si legge nella nota del comitato “abbiamo notificato formalmente al Comune di Catanzaro la richiesta di accesso agli atti relativi al procedimento per l’ipotizzata acquisizione al patrimonio pubblico del teatro Masciari”.
“Il sindaco – hanno aggiunto i componenti del StM – nei giorni scorsi ha continuato a ostentare tranquillità, confermando l’avvenuto finanziamento da parte del Mibact dell’acquisizione dell’antico teatro e attribuendo a imprecisati ritardi da parte del Mibact stesso la mancata erogazione dei fondi. Ribadiamo però che la tranquillità del primo cittadino appare quantomeno azzardata per una serie di motivi”.
E i motivi sono tutti elencati nella nota:
1) La legge di stabilità 2015, comma 122, ha stabilito che i fondi PAC (quelli che il Comune pensava di utilizzare per l’acquisto del Masciari) non ancora impegnati alla data del 30 settembre 2014 vengano destinati a coprire tutt’altra tipologia di spesa.
2) La segreteria tecnica del Mibact, in data 5 giugno 2014, affermava in una sua mail che “nel decreto di programmazione del Mibact a valere sui fondi Poin/Pac del 5 marzo 2014 non vi è nessun intervento sul teatro Masciari”.
3) La stessa segreteria tecnica, nella medesima mail, ricordava che “il programma finanziato con i fondi Pac prevede un’attività istruttoria condivisa con la regione Calabria , è infatti a seguito di un Accordo operativo di Attuazione sottoscritto lo scorso anno che congiuntamente il MIBACT e la Regione individuano gli interventi sulla base di criteri di ammissibilità stabiliti dal Programma”.
Ebbene, il Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione, da noi informalmente contattato, afferma che presso i suoi uffici non c’è alcuna pratica del comune di Catanzaro relativa a richiesta di finanziamenti per l’acquisizione del Masciari al patrimonio pubblico cittadino.
Gli intenti del comitato vanno anche oltre la sfera di competenza dell’amministrazione comunale: “Il Comitato rivolgerà anche alla Regione richiesta di accesso agli atti eventualmente presenti presso quella amministrazione, quanto illustrato finora mette in forte dubbio la credibilità dell’Amministrazione Comunale e di chi, per mesi, potrebbe aver raccontato verità di comodo, del tutto prive di riscontro nella realtà. Ecco perché abbiamo chiesto di accedere agli atti”.
Salviamo il Teatro Masciari, nato del tutto spontaneamente e senza alcun interesse che non fosse quello della salvaguardia del bene, patrimonio storico e culturale cittadino, conclude il comunicato “può anche chiudere i battenti domani per il venir meno del suo scopo principale. Altri, invece, si assumano le loro responsabilità di fronte all’opinione pubblica”.
“Il sindaco – hanno aggiunto i componenti del StM – nei giorni scorsi ha continuato a ostentare tranquillità, confermando l’avvenuto finanziamento da parte del Mibact dell’acquisizione dell’antico teatro e attribuendo a imprecisati ritardi da parte del Mibact stesso la mancata erogazione dei fondi. Ribadiamo però che la tranquillità del primo cittadino appare quantomeno azzardata per una serie di motivi”.
E i motivi sono tutti elencati nella nota:
1) La legge di stabilità 2015, comma 122, ha stabilito che i fondi PAC (quelli che il Comune pensava di utilizzare per l’acquisto del Masciari) non ancora impegnati alla data del 30 settembre 2014 vengano destinati a coprire tutt’altra tipologia di spesa.
2) La segreteria tecnica del Mibact, in data 5 giugno 2014, affermava in una sua mail che “nel decreto di programmazione del Mibact a valere sui fondi Poin/Pac del 5 marzo 2014 non vi è nessun intervento sul teatro Masciari”.
3) La stessa segreteria tecnica, nella medesima mail, ricordava che “il programma finanziato con i fondi Pac prevede un’attività istruttoria condivisa con la regione Calabria , è infatti a seguito di un Accordo operativo di Attuazione sottoscritto lo scorso anno che congiuntamente il MIBACT e la Regione individuano gli interventi sulla base di criteri di ammissibilità stabiliti dal Programma”. Ebbene, il Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione, da noi informalmente contattato, afferma che presso i suoi uffici non c’è alcuna pratica del comune di Catanzaro relativa a richiesta di finanziamenti per l’acquisizione del Masciari al patrimonio pubblico cittadino.
Gli intenti del comitato vanno anche oltre la sfera di competenza dell’amministrazione comunale: “Il Comitato rivolgerà anche alla Regione richiesta di accesso agli atti eventualmente presenti presso quella amministrazione, quanto illustrato finora mette in forte dubbio la credibilità dell’Amministrazione Comunale e di chi, per mesi, potrebbe aver raccontato verità di comodo, del tutto prive di riscontro nella realtà. Ecco perché abbiamo chiesto di accedere agli atti”.
Salviamo il Teatro Masciari, nato del tutto spontaneamente e senza alcun interesse che non fosse quello della salvaguardia del bene, patrimonio storico e culturale cittadino, conclude il comunicato “può anche chiudere i battenti domani per il venir meno del suo scopo principale. Altri, invece, si assumano le loro responsabilità di fronte all’opinione pubblica”. – See more at: http://www.strill.it/archivio/notizie-archivio/2015/07/teatro-masciari-comitato-chiede-accesso-agli-atti-del-comune-qualcuno-finora-ha-bluffato/#sthash.bEkCOFzp.dpuf